5 Dicembre 2024 8:30
Weekend in Valpolicella

La Valpolicella è, per antonomasia, terra di vigneti e degustazioni di vino – l’Amarone della Valpolicella ne è forse il rappresentante più conosciuto. Ma la sua offerta non ruota solamente attorno all’enogastronomia. Ecco cosa fare in un weekend in Valpolicella.

Degustazioni di vino in Valpolicella

È vero, ho appena detto che la Valpolicella non è solamente vino, ma non possiamo negare che l’enogastronomia giochi un ruolo fondamentale per la promozione turistica di questa zona. E, quindi, partiamo proprio da qui.
Per il mio weekend in Valpolicella, ho scelto un’azienda agricola biologica a conduzione familiare sita a Marano di Valpolicella, Novaia. Abbinate le vostre degustazioni di vino alla visita della cantina: oltre ad avere una panoramica completa, avrete modo di entrare in contatto con i membri della famiglia, che lavorano con passione e dedizione.

Ma quali vini si producono da Novaia?
Prima di elencarli, una breve premessa. In questa azienda agricola si producono solamente vini biologici propri di quest’area geografica e le uve di partenza sono per tutti Corvina, Corvinone e Rondinella.

Novaia Azienda Agricola in Valpolicella
Credits @sarazanc

1. Valpolicella DOC Classico e Superiore

Per essere definito “Classico”, il vino deve essere prodotto nella cosiddetta “Valpolicella classica”, che comprende i comuni di Fumane, Marano di Valpolicella, Negrar, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio di Valpolicella.
Il Valpolicella DOC Classico fermenta per 7/8 giorni, per poi passare a macerazione, ulteriore fermentazione e affinamento in acciaio per dieci mesi e in bottiglia per altri due.

A differenza del Classico base, il Valpolicella DOC Classico Superiore deve essere affinato in botte di legno per almeno dodici mesi dal primo giorno di gennaio successivo alla vendemmia. Ne risente, quindi, il grado alcolico, che è di almeno 12 gradi.

2. Valpolicella Ripasso DOC Classico Superiore

Questo vino prende il nome dalla tecnica di vinificazione con cui viene prodotto – il Ripasso, appunto. Secondo questa tecnica, a gennaio si fa rifermentare il vino Valpolicella base sulle vinacce intrise di alcool e zuccheri del Recioto o dell’Amarone.
Anche in questo caso, per ricevere la denominazione “Superiore” deve essere affinato in legno.

  • Degustazione di vino in Valpolicella
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3. Amarone della Valpolicella DOCG Classico e Riserva

Forse il più conosciuto della zona, l’Amarone della Valpolicella proviene da uve accuratamente selezionate che vengono fatte appassire e fermentare in tini di rovere per almeno trenta giorni, di cui dieci a macerare a freddo sulle vinacce. Infine, l’affinamento avviene in botti di legno, prima, e in bottiglia, poi. Per essere definito “Riserva”, deve rimanere ad affinare in botte di legno per almeno tre anni.

4. Recioto

Il Recioto è un vino rosso passito dolce che segue un processo analogo a quello dell’Amarone, eccezion fatta per la parte finale di fermentazione, che viene interrotta, per far sì che si mantenga la dolcezza. Ecco, quindi, che le uve, accuratamente selezionate, vengono fatte appassire in un fruttaio e, in seguito, fermentare in acciaio, macerare sulle vinacce e affinare in legno, prima, e in bottiglia, poi.



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Weekend in Valpolicella: cosa vedere

Dopo aver scoperto e gustato le perle vitivinicole di Novaia, vi suggerisco di prendervi del tempo per visitare alcuni dei borghi della Valpolicella.
Innanzitutto, la Valpolicella è costituita da sette comuni, tutti in provincia di Verona – Sant’Ambrogio di Valpolicella, Fumane, Sant’Anna D’Alfaedo, Negrar, San Pietro in Cariano, Marano di Valpolicella e Pescantina.

Io non ho avuto modo di visitarli tutti e sette, ma sono sicuramente rimasta colpita dai borghi della Valpolicella che ho visitato.

  1. Negrar di Valpolicella
    Oltre a fare una passeggiata per il borgo (è veramente piccolino: ci metterete poco), vi consiglio di visitare i Giardini di Pojega e la Villa Rizzardi. Se, come me, andate a inizio autunno – o, ancor meglio, in primavera o estate -, immergetevi tra le verdi frasche e godetevi la vista di Negrar dal giardino. Scoprirete degli scorci interessanti e punti panoramici da cui osservare i dintorni.
  2. San Giorgio di Valpolicella
    Anche in questo caso, il borgo merita una visita non solo per la splendida vista dalla “terrazza” della piazza principale, ma anche per la Pieve di San Giorgio. La sua struttura in pietra bianca ha un sapore antico, che riporta indietro nel tempo (nel mio caso, questa sensazione è stata amplificata anche dal silenzio e dalla penuria di persone incontrate. Un vero viaggio nel tempo che mi ha permesso di godermi appieno la visita).
    E ad averne notato la bellezza non sono solo io, visto che San Giorgio in Valpolicella è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia.
  3. Fumane
    In questo caso, più che il centro, vi consiglio di spostarvi al Santuario della Madonna de La Salette, costruito dai fumanesi per un voto alla Madonna, a cui chiesero di liberarli da un’epidemia. Da qui, godrete di una vista dall’alto della pianura sottostante e potrete passeggiare nel boschetto adiacente.
  4. Ponte Tibetano della Val Sorda
    Se vi piacciono le passeggiate in mezzo alla natura, non potete perdervi questa tappa. Il Ponte Tibetano della Val Sorda si raggiunge con una breve camminata in mezzo a un bosco (nessuna difficoltà particolare: bastano delle semplici scarpe da ginnastica) e merita la visita, anche solo per fare qualche foto.
    Da lì, è possibile poi proseguire per altri sentieri – un po’ più lunghi, questa volta (meglio portarsi delle calzature adatte, in questo caso).

  • Cosa vedere in Valpolicella
  • Giardini di Pojega in Valpolicella
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  • San Giorgio in Valpolicella

Voi avete mai trascorso un weekend in Valpolicella? Se l’avete visitata, vi siete limitati alle degustazioni di vino o avete anche trovato il tempo per visitare i borghi della zona?

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