Coprimi con la tua pelle
Coprimi con la tua pelle, come fa il cielo con le stelle.
Che viste da qui le fa sembrare belle.
Coprimi gli occhi e non farmi vedere, un attimo prima di cadere.
Insegnami come si fa, un attimo prima di battere il mente sul letto.
Stringimi al tuo petto.
Tienimi forte, queste mani, tienimi stretto.
Che ogni tanto manco il respiro, e noi lo riprendiamo facendoci un tiro.
Ci ritroviamo qui, prendendoci in giro, perdendoci nel mondo.
Lasciati sullo sfondo.
Coprimi con la tua pelle, mentre la mordo per la sete.
Il tuo sudore che mi nutre e mi fa sparire.
Perché sembrava una stella, ma invece è un aereo.
Ma io ho fatto come te, ci ho messo appresso un desiderio.
Per vederlo svanire, dietro una nuvola a forma di arcobaleno.
Tienimi nascosto, come fai con quel neo, quello che porti sul tuo seno.
Coprimi con la tua pelle, la facciamo venire dopo st’estate.
La prendiamo a mazzate.
Così possiamo stare ancora sotto le coperte e posso giocare a nascondino tra le tue gambe.
Facciamolo dove vuoi, a casa dei tuoi.
Tra le strade che portano a Roma.
Quelle che percorrono la schiena.
Brividi.
Che lasciano lividi.
Che ti coprono la pelle e la fanno sembrare blue.
Coprimi dalla testa, fino giù.
All’inferno, dove sto quando non ci stai più.
Un paradiso che ha il retrogusto di un paradosso.
Stammi sopra.
Stammi addosso.
Stacci dove viene meglio.
A me viene, per esempio.
Da coprirmi con la tua pelle.
Come fa quell’altro, il cielo con con le stelle.
Così.
Hai già messo mi piace a TheGiornale?