27 Luglio 2024 7:18
Cimiteri più belli d'italia

Quando pensiamo di stilare una lista delle “cose più belle in Italia” sicuramente non pensiamo subito ai cimiteri, anzi forse non ci pensiamo neanche. E sbagliamo. Sbagliamo perché se ci distacchiamo un attimo dal significato che portano con sé, capiremmo che si tratta di veri e propri musei a cielo aperto che raccontano tanto della storia e della cultura della città in cui si trovano. Mentre in altri paesi visitare un cimitero rientra quasi nelle attività turistiche, in Italia siamo ancora lontani. Il mio compito oggi è quello di raccontarvi qualche curiosità sui cimiteri più belli d’Italia e magari farvi cambiare idea.

Da Torino a Capri : i 5 cimiteri più belli d’Italia.

  • Cimitero Monumentale di Torino

Lo sapevi che la nascita del Cimitero Monumentale di Torino, il suo stile e anche la sua posizione è legata a Napoleone?  Infatti, prima dell’editto di Saint-Cloud, i campi santi si trovavano vicino ad abitazioni o chiese, ma con l’editto promulgato da Napoleone viene stabilita la sepoltura fuori dalle mura delle città per questioni igienico-sanitarie. Inoltre le lapidi dovevano essere tutte uguali e senza troppe decorazioni per una questione egualitaria (rivoluzione francese eccoci!).

Successivamente la borghesia torinese inizia ad affidare sempre più spesso la costruzione delle lapidi a celebri scultori: stili e influenze diverse iniziano a mescolarsi. La caratteristica che rende il Cimitero Monumentale di Torino uno dei cimiteri più belli d’Italia è sicuramente il suo stile liberty.

 Tomba Porcheddu, 1912 (Arcata 51); firmata e datata “ED.RUBINO 1912”. Fotografia di Roberto Cortese, 2018

Tra le diverse opere che lasciano a bocca aperta segnaliamo il Monumento Porcheddu dedicato all’ingegnere Giovanni Antonio Porcheddu, figura molto importante per l’imprenditoria torinese poiché il primo a introdurre in Italia la tecnica delle costruzioni in cemento armato. Il monumento in suo onore viene realizzato dallo scultore Edoardo Rubino e dal decoratore Giulio Casanova: troviamo diverse figure femminili a vegliare la salma accompagnate da un cielo stellato d’oro realizzato con la tecnica del mosaico.

Non passa inosservato neanche il Mausoleo Tamagno, monumento funebre del 1912 e dedicato al tenore Francesco Tamagno. Il Mausoleo è alto 34 metri e si ispira al monumento eretto ad Atene da Lisicrate per celebrare la vittoria dei giovani cantori.

Mausoleo di Tamagna - Cimitero Monumentale di Torino
Mausoleo di Tamagno – Cimitero Monumentale di Torino (Fonte)

Visitare il cimitero Monumentale di Torino è semplice, ci sono diversi enti e associazioni che durante l’anno organizzano visite guidate. Tour tra arte, architettura e storie di importanti personaggi che qui riposano: Primo Levi, Cesare Lombroso e Rita Levi Montalcini, sepolta nella parte del cimitero israelitico. Io ne ho fatti ben due e ve li consiglio!


Torino: cosa vedere nei dintorni in una giornata


  • Cimitero dell’isola di San Michele – Venezia

Restiamo sempre al nord ma spostandoci nella laguna veneta dove troviamo il Cimitero di San Michele che precisamente sorge su due isole, San Michele e San Cristoforo della Pace, unite nel 1836 interrando un canale che le separava, per ampliare il camposanto. Scopriamo il perché viene inserito nella lista dei cimiteri più belli d’Italia.

Anche in questo caso l’idea di collocare il cimitero fuori dalla città è legata all’editto di Saint-Cloud sopracitato. Trattandosi di un’isola, per raggiungere il cimitero bisogna prendere un traghetto e, proprio come un Caronte qualsiasi, traghettare dall’altra parte. Nel passato venivano utilizzate delle vere e proprie gondole, alcune decorate in modo sfarzoso per sottolineare l’importanza del defunto.

All’interno troviamo tanti monumenti rilevanti dal punto di vista storico e artistico e altrettante sepolture di personaggi illustri. (esiste persino una cartina da scaricare!). Tra questi ricordiamo il compositore Igor Stravinskij, che ha scelto personalmente questo cimitero.
Nel Cimitero di San Michele ogni religione ha la sua area, come ad esempio il recinto Greco Ortodosso ed Evangelico: questo è infatti un cimitero pluriconfessionale dove si trovano cattolici, evangelici, ortodossi, israeliti. Ogni fede porta con sè la sua cultura funeraria come il modo di disporre le salme e la decorazione delle bare.
In occasione della Commemorazione dei defunti viene allestito un ponte di barche per collegare le Fondamente Nove all’isola di San Michele. Questo camminamento è lungo oltre 400 metri e composto da venti moduli galleggianti.

Da inserire nella lista dei cimiteri più belli d’Italia proprio per la sua atmosfera suggestiva, circondata dall’acqua a un passo dall’isola di Murano.

  • Cimitero del Verano – Roma

Iniziamo segnalando che il Cimitero del Verano è immenso,  si estende per 83 ettari e addirittura al suo interno circola una navetta gratuita per spostarsi da una parte all’altra. L’ingresso principale appare subito imponente con quattro grandi statue femminili, opere di scultori diversi, che rappresentano le quattro allegorie del Silenzio, della Preghiera, della Speranza e della Meditazione sulla morte.

Roma, la città eterna, non poteva che essere eterna anche in uno dei suoi cimiteri principali, dove il tempo sembra essersi fermato, tra stili diversi e tombe di personaggi illustri “tenuti in vita” dai numerosi affezionati che fanno tappa anche solo per portare un fiore.
Al suo interno troviamo forme, tecniche e stili diversi: Neoclassicismo, Realismo, Eclettismo, Simbolismo, Liberty, Futurismo. Opere che portano la firma degli esponenti artistici più importanti della seconda metà dell’Ottocento e del Novecento. 
Una particolarità specifica del Verano sono i dipinti del pittore e artista romano Filippo Severati, anche lui sepolto qui. Vissuto nell’800, si specializzò nella realizzazione di ritratti funebri della ricca borghesia romana realizzati con una tecnica particolare: la pittura a smalto su lava. Viene definito “Il Pittore del Verano” poiché dentro la cimitero troviamo oltre suoi 100 dipinti ( e altri se ne trovano in cimiteri del centro Italia). Ogni singolo smalto di Severati ha la firma, la data e il numero progressivo, così da formare una galleria catalogata.

Tomba Filippo Severati e genitori

I nomi celebri che riposano in questo cimitero sono davvero tantissimi , personaggi che hanno fatto la storia del mondo artistico, storico, letterario, musicale, cinematografico, teatrale:  Goffredo Mameli, Giuseppe Ungaretti, Vittorio Gassman, Grazia Deledda, Nino Manfredi, Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Natalia Ginzburg, Bud Spencer, Marcello Mastroianni.

Un luogo ricchissimo dal punto di vista storico, artistico e culturale, che lo rende uno dei cimiteri più belli d’Italia.


Cosa vedere assolutamente a Roma: ecco 10 luoghi da non perdere


  • Cimitero Acattolico – Capri

Scendiamo al sud d’Italia, precisamente a Capri, dove troviamo il Cimitero Acattolico, dal cui nome possiamo già capire che nasce per seppellire anche i non cattolici.
Nel XIX secolo Capri era una meta di villeggiatura molto gettonata, sia per i turisti stranieri in visita in Italia sia per chi cercava una cura alla tubercolosi nel suo clima mediterraneo e stazioni termali. Soprattutto per il secondo motivo, molti giovani morirono in questa città, e per questo motivo, nel 1878, l’inglese George Hayward, insieme ad altri artisti e figure autorevoli inglesi e tedeschi, creò il piccolo cimitero.

Tutt’oggi è ancora piccolo, ospita solo 208 tombe e qualche nome illustre: il gallerista Lucio Amelio, il costumista Umberto Tirelli e lo scrittore George Norman Douglas. La particolarità che lo rende uno dei cimiteri più belli d’Italia sono i tanti epitaffi che si possono leggere camminando nella quiete. Infatti incisi nel marmo delle lapidi possiamo trovare gli ultimi messaggi del maggiore inglese Edward French Bencher che ricorda There is no death (Non c’è morte). Sulla tomba di Lord Algernon Gordon Lennox si legge There are no dead (Non ci sono morti). Lo scrittore Norman Douglas, che ha raccontato Capri nelle sue opere più intense, ci lascia citando Orazio: Omnes eodem cogimur (Tutti ci rechiamo nello stesso posto). Infine il gallerista napoletano Lucio Amelio dedica il suo ultimo pensiamo proprio a Capri: L’isola del sonno.

  • Cimitero di Parabita – Puglia

Come ultima tappa da citare tra i cimiteri più belli d’Italia troviamo il Cimitero di Parabita, in provincia di Lecce. Rispetto ai precedenti è il più recente: inaugurato nel 1982 viene definito come la prima opera pubblica internazionale post moderna. L’opera non a caso nasce da un incarico affidato dall’amministrazione comunale al Grau (Gruppo Romano Architetti e Urbanisti), proprio il gruppo che ha il merito di aver introdotto il post modern in Italia.  

I disegni originari del progetto sono conservati presso il Centre Georges Pompidou di Parigi, mentre un plastico dell’opera si trova al MAXXI di Roma – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo.

Cimiteri più belli d'Italia
Disegno e plastico del Cimitero di Parabita

Alessandro Anselmi e il suo gruppo hanno realizzato una struttura con uno sguardo alla Grecia classica tipica del post modernismo. L’entrata infatti sembra quella di un teatro, con forme geometriche ondulate e angoli nascosti. Tra gli elementi più particolari troviamo le finestre a rombo e le ripetute spirali che creano un abbraccio collettivo delle celle. Tutto ovviamente in armonia con gli elementi naturali: punti di verde e aiuole.

Cimiteri più belli d'Italia
Cimitero di Parabita

Il nuovo cimitero è collegato a quello precedente con corridoi geometrici, cunicoli e veri e propri labirinti. Per queste sue caratteristiche viene spesso criticato per la sua poca praticità: effettivamente sembra più un’opera d’arte da guardare, che un cimitero dove camminare.



Hai già messo mi piace a TheGiornale?



I cimiteri: musei a cielo aperto

Direi che possiamo confermare quanto detto inizialmente: i cimiteri d’Italia sono musei a cielo aperto. Tra arte, architettura e cultura sicuramente dovrebbero essere introdotti nelle cartine guida dei turisti!

In questo articolo ho cercato di toccare tutto lo Stivale, perché ogni regione ha qualcosa da raccontare, ma sono davvero tanti i luoghi che mi sono apparsi nella ricerca. Ho dovuto per forza fare una scelta ma ora chiedo il vostro aiuto: ne conoscete altri? Sapevate di questa vena “turistica” dei cimiteri? E soprattutto, se non lo sapevate, avete cambiato idea?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *