Che giocano a fare l’amore
Ci sono due anime, si scambiano le costole, stanno lì, giocano a fare l’amore.
Giocano a farsi male, non sanno parlare ed allora mutano in morsi il dolore. Hanno la pelle fatta di rabbia mista a sudore, avvolti, tra lenzuola che sanno soffocare.
Giocano a perdersi, come palloncini lasciati a prendere il volo. Fanno l’amore sotto il cielo quando piove, quando il mondo lì fuori fa troppa paura.
Hanno un cuore di burro, la testa dura. Si scambiano cicatrici, mentre stanno a giocare.
Disegnano uno sull’altra, un nuovo modo di rimanere.
Incastrati dentro, sacchetti di plastica portati tra i rami di un albero, in balia del vento.
Incastrati come le gambe che si aggrovigliano.
E ci stanno, così bene a farsi male.
Danno un sentimento debole, restituiscono dolore.
E ci stanno, le unghie nella pelle, i denti che segnano, le lacrime insegnano.
Fare poi silenzio, cercare di non occupare troppo spazio.
Come sanno fare le stelle nel cielo, sempre lì, senza fiatare.
Stanno lì, che giocano a fare l’amore.
Ed è un gioco bellissimo.
Bestie rare che sfidano gli Dei.
Nascono nuove costellazioni quando stanno pelle contro pelle, tra tutti quei nei.
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