Prestare attenzione
Quante volte ci hanno detto di stare attenti alle nostre cose? Di rimanere concentrati!
Spesso ci capita di perdere ciò che teniamo, io ad esempio da bambino ho smarrito un cappellino da baseball che amavo tanto, non ricordo quante volte l’abbia indossato, ma ricordo bene quando l’ho perduto. Eravamo alle Caravelle, alla piscina, in una delle gite estive organizzate dall’oratorio. Ero convinto di averlo messo nello zaino dopo essermi cambiato, ma una volta salito sul bus per il ritorno mi sono reso conto che non era più con me. L’avevo perso.
Ci dimentichiamo di prestare attenzione, ce ne ricordiamo solamente dopo, quando è troppo tardi.
Il nostro è un problema comune, uno dei pochi che la specie umana non si cimenta neppure a combattere perché consapevole che è già una guerra persa in partenza.
Così ci dimentichiamo di dare le giuste attenzioni a chi le merita. Alla persona che amiamo, ai film al cinema, ad un paesaggio meraviglioso perché siamo intenti a scattare una foto, o al bus che ci sta passando passando sotto il naso e che ci avrebbe portati da lei, la persona che amiamo.
Siamo colmi di dimenticanze, è una particolarità strana la nostra.
Tanto strana quanto bella, perché ci rende mai sazi di rimpianti.
Qualcuno pensa che rimpiangere sia un errore, forse perché non si rende conto che è così che s’impara ad apprezzarle meglio le cose.
Sapete quanti cappellini ho smarrito da quella volta? Zero!
Prestare attenzione, per poter prestare ancora meglio il nostro cuore.