8 Dicembre 2024 14:17
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Il 31 ottobre 2020 si è svolta la finale dei mondiali di League of Legends. Sicuramente una finale diversa dalle altre visto il periodo storico in cui ci troviamo ma che non ha affatto disilluso le aspettative.

Una finale dei mondiali 2020 diversa dal solito

Il 2020 è un anno che ci ha messo a dura prova. Nessuno si sarebbe mai aspettato una pandemia globale ne tantomeno il lockdown di mesi nella propria abitazione. Molte realtà hanno sofferto e stanno ancora soffrendo l’impatto che ha avuto il COVID, dovendosi reinventare e adattarsi alle nuove disposizioni.
Vista la situazione mondiale e il distanziamento sociale non potevamo certo aspettarci una finale dei mondiali come le precedenti, con stati pieni di persone e folle impazienti di vedere lo spettacolo.


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Ecco perchè quest’anno la Riot Games ha deciso di indire una lotteria, per permettere a 6000 fortunati di assistere allo spettacolo dal vivo.
Gli spettatori sono stati scelti in modo casuale grazie alla lotteria alla quale hanno partecipato più di 3 milioni di persone.
La finale dei mondiali 2020 si è svolta al Pudong Stadium di Shanghai e trasmessa in live sulla piattaforma di streaming Twitch, YouTube e parallelamente su piattaforme di straming cinesi.

Cerimonia di apertura

Come ogni anno prima delle partite la Riot ci ha abituati ad una cerimonia di apertura che anno dopo anno ha sempre cercato di sorprendere maggiormente il pubblico.
Quest’anno gli organizzatori hanno optato per la realtà aumentata, che già nel corso della fase a gironi è stato utilizzata per impressionare il pubblico.
La cerimonia si è aperta con il concerto delle K/DA, gruppo musicale virtuale composto da personaggi del gioco.

Le K/DA vengono formate nel 2018 dalla Riot sessa, per presentare una linea di skin che da li a poco sarebbero dovute uscire, proprio in concomitanza con i mondiali di quell’anno. Infatti le voci di questi personaggi cantarono insieme alle animazioni in realtà aumentata dei personaggi con il brano Pop stars.
Da lì il successo delle K/DA è esploso e hanno ottenuto sempre più consensi fino a sbarcare il 6 novembre 2020 con un intero album ( disponibile su tutte le piattaforme di streaming musicale).
Secondo i creatori delle K/DA, il gruppo canta in inglese e coreano perché il loro stile vorrebbe essere una “fusione di musica occidentale e K-pop”

Le K/DA hanno quindi intrattenuto il pubblico con la propria performance, seguite poi da varie coreografie che mettevano insieme le canzoni dei mondiali precedenti fino ad arrivare a quella attuale.
Per chi non lo sapesse, negli ultimi anni durante i mondiali di League of Legends la Riot commissiona una canzone rappresentativa per i mondiali in corso. Ci sono titoli come Warriors, prodotte dagli Imagine Dragons.

La finale dei mondiali tra Damwon Gaming e Suning

Le due squadre sfidanti sono i Damwon Gaming e i Suning, la prima coreana la seconda cinese.
Questo è un evento storico per gli appassionati di League of Legends perchè sono passato ormai 6 anni da quando le due regioni, Cina e Corea, non si sfidavano direttamente in una finale dei mondiali.
Per i Damwon è il ritorno della Corea in finale dopo ben due anni, dove gli sfidanti sono sempre stati la regione Cinese e quella Europea, che ha visto come vincitrice la Cina prima con gli Invictus Gaming e poi con i FunPlus Phoenix.

Dopo la dinastia degli SKT T1 e dei Samsung Galaxy, torna in finale una squadra Coreana: i Damwon Gaming.
La squadra ha dominato il campionato coreano, posizionandosi al primo posto durante lo Summer Split delle LCK. Ha mantenuto un ritmo vincente durante tutto il Group Stage dei mondiali, assicurandosi il primo posto con un schiacciante 5-1.
I Damwon Gaming partono come una delle squadre favorite per la vittoria di questa finale e non si smentiscono nemmeno durante i quarti dove sconfiggono i propri connazionali DRX.
Anche la semifinale non lascia spazio agli avversari e portano i Damwon alla vittoria con un netto 3-1 sui G2 esports, campione uscente della regione europea.


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Per quanto riguarda invece i Suning la storia è diversa. Nessuno pronosticava che sarebbero riusciti ad arrivare in finale, sono passati un po’ in sordina, portando a casa risultati inaspettati.
Riescono ad uscire primi dalla fase a gironi peer poi vincere ai quarti contro i JD Gaming e senza ogni previsione in semifinale contro gli altri favoriti di quest’anno: i Top Esports, loro connazionali.
I Suning, come avrete intuito dal nome è proprietà dei Suning che in Italia possiedono nientemeno che l’Inter. Infatti i giocatori neroazzurri hanno anche mandato un messaggio di supporto alla squadra cinese in previsione della finale dei mondiali.

Partite e vincitore

Nella finale dei mondiali, ma come in ogni altra finale di questo gioco, si gioca al meglio delle 5 ovvero una squadra per vincere deve andare in vantaggio e portarsi a casa 3 partite su 5 per aggiudicarsi il titolo.
La prima partita vede in vantaggio i Damwon Gaming che non mettono sul piatto nulla di diverso dal solito, ma con metodo e concentrazione riescono a portarsi a casa la vittoria.


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La seconda partita è sicuramente più interessante perchè da parte dei Suning ci sono state scelte poco convenzionali che hanno portato gli avversari a trovarsi spaesati e a perdere la partita.
Nonostante ciò i Damwon Geming non si sono scoraggiati e hanno saputo reggere l’impatto psicologico che la sconfitta ha avuto su di loro.
Sono riusciti a portarsi a casa sia il terzo che il quarto game, assicurandosi così il titolo di campioni del mondo 2020.

Cosa ci portiamo a casa dopo questa finale?

Sicuramente una finale diversa, durante un periodo storico molto complicato ma non meno emozionante delle altre. Il pubblico non potendosi riunire sugli spalti del Pudong Stadium ha comunque seguito la diretta sulle piattaforme streaming più famose, portando numeri incredibili. Circa 4 milioni di persone hanno seguito le dirette.
Anche in Italia abbiamo avuto un grande record 26 mila spettatori si sono ritrovati sul canale Twitch di PG Esport per seguire la finale.
Che dire, un videogioco che ha un mondo dietro e una storia incredibile. Undici anni di crescita esponenziale che non tramonterà sicuramente a breve.

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