19 Marzo 2024
LA BUONA NOTTE di Rab

LA BUONANOTTE di Rab – La persona che amo

La persona che amo

La persona che amo in questo momento sta scopando con qualcun altro.

A tratti finge di godere, a tratti cerca di non fare troppo rumore, in silenzio ascolta tutto il dolore. Attratti, io e lei, dallo stesso bisogno di cadere e fingere di potar tornare a camminare.

La persona che amo, ha gli occhi marroni, azzurri in fondo al mare, forse blu, ma se lo guardi bene, sono color nocciola.

Ora non ricordo. Solo un ricordo.


Ha un nodo fisso, è stretto dentro il cuore.
La verità è che ha un nodo che le stringe troppo la gola, ed io spero la possa strozzare.
Lo spero, così potrà usarmi come scusa per tornare a respirare.
Ho pensato fosse lei, l’unica ragione.

Ma lei è solo la persona che amo.

E l’hanno vista piangere da sola, persa in una stazione.
Tra Bologna, Londra e Madrid. Non conosce destinazione.
E l’hanno vista in giro che balbettava, strane parole.
Solo io, non l’ho più vista, eppure la sento ancora.

Appiccicata sopra di me, come quella notte sudata, il suo sapore.

La persona che amo, non ha più un nome.
Me lo sono dimenticato, dovevo scrivermi anche quello.
Ricordo sempre tutto, ma se mi perdo dentro due occhi, dimentico anche dove ho portato a pisciare il cuore.

Ce l’ho rubato, il nome, il sorriso e pure il sole.
Lo tengo per me, come la terra con la luna.
La faccio girare, sangue dentro le vene.
Cielo stellato, mai più dopo che la persona che amo ha deciso di farmi morire.

Ha le unghie mangiate, prova a non pensare.
Sente il cuore battere, sceglie di non ascoltare.
Le mani le tremano, io con un bacio le saprei fermare.
La persona che io amo, se chiudiamo gli occhi insieme sappiamo dove guardare.

C’è solo un problema, con la persona che amo, e non è l’altra persona che si sta scopando, quello è marginale.

Il fatto è che non so chi sia, di fatto non so neppure chi sono io.
Figurati lei, mentre fingo di capire.
Io sono il pugno, lei la mascella da colpire.
Io sono la schiena, quella sbagliata su cui dormire, solo da graffiare.
Sono il foglio bianco, lei le parole con le quali mi vorrei riempire.

Allora ti lascio andare.
Perché non ho il coraggio di dire, alla persona che amo, che lei è l’unica che vorrei amare.


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