16 Ottobre 2024 8:34
LA BUONA NOTTE di Rab - TheGiornale.it

Scopare bene

“Scopare bene, scopare, questa è la prima cosa…”

Così cantava Antonello Venditti in Dimmelo tu cos’è.

Il problema è che Venditti lo dava come consiglio, per chi c’è andato sotto, per chi ha da poco visto morire un amore.

Qui sembra essere diventata la normalità. L’unica cosa da portarsi dentro, così da non dover mostrare troppo di noi fuori.

Sembra che si abbia paura, a restare soli, a farsi scoprire, a farsi conoscere. Scopare, perché altro non si può fare.

Così domani ci risveglieremo lontani, senza avere i capelli arricciati sul viso, senza il sudore della notte prima ancora appiccicato addosso, senza dover dire Buon giorno.

Investendo il meno possibile negli altri, non rischiando, prendendo solo ciò che c’è di più semplice da dare, la carne.

Per questo preferiamo vivere di notte, questo viviamo protetti dai nostri computer e smartphone, per questo non sappiamo più cosa significhi rischiare.

Per questo, se un ragazzo di nome Alessio tappezza la metro di Roma, come successo qualche giorno fa, di biglietti intitolati “COLPO DI FULMINE TOTALE” buttandosi alla ricerca di una sconosciuta ci viene naturale pensare che sia uno che vuole solo scopare, perché non siamo più abituati a vedere altro.

Perché il romanticismo è andato a farsi fottere e forse, perché troppe volte invidiamo quelli che hanno il coraggio di buttarsi alla disperata ricerca di uno sguardo, di una complicità e ci provano, non solo a scopare bene.

Come Alessio, che dice di averne frequentate tante, ma di non aver mai provato quella cosa lì.

Ecco cos’è, quello che ci manca, più gente come lui!

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