24 Gennaio 2025 17:09
Nano influencer: quando la rivoluzione parte dal basso - TheGiornale

Nell’ultimo decennio l’influencer marketing è cambiato. Anzi, potremmo dire che c’è stata una vera e propria rivoluzione, portatrice di una maggiore autenticità e di strategie incentrate sui consumatori. Ed è qui che entrano in gioco i nano influencer, che hanno acquistato un ruolo sempre più centrale nelle strategie di marketing.

Tipologie di influencer

Prima di addentrarci nel mondo del nano influencer marketing facciamo un passo indietro e contestualizziamolo, così ci schiariamo le idee.
Possiamo individuare 5 tipologie di influencer:

  1. mega influencer: con milioni di follower, generalmente sono delle celebrità anche al di fuori del mondo online;
  2. macro influencer: con oltre 100 mila follower, sono spesso professionisti in un determinato settore per cui realizzano contenuti (sono i Thought Leader di cui vi avevo parlato tempo fa, ricordate?);
  3. micro influencer: con una community compresa tra i 1.000 e i 100 mila follower, sono i cosiddetti content creator, che realizzano molti contenuti organici ma anche diversi a pagamento e riscontrano un alto tasso di coinvolgimento;
  4. nano influencer: che hanno fino a 1.000 follower. Il resto lo vediamo tra pochissimo.
Tipologie di influencer- TheGiornale

Cosa si intende per nano influencer?

Abbiamo detto che i nano influencer hanno meno di 1.000 follower – quindi, potenzialmente siamo tutti dei nano influencer.
Queste figure amano provare prodotti dando un parere alla propria cerchia di riferimento, alla propria community. Ed è proprio questo uno dei loro punti di forza: il Word of Mouthil caro vecchio passaparola, ma in inglese fa più figo. Non negatelo: tutti e tutte, almeno una volta nella vita, abbiamo acquistato un prodotto perché ci è stato consigliato da un parente, un amico o un’amica.

Quindi, una delle differenze principali tra i nano influencer e gli influencer con una community più ampia è la fiducia che generano sulla loro cerchia, con cui intrattengono effettive relazioni.


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Perché rappresentano un valore aggiunto per le strategie di marketing?

Abbiamo iniziato dicendo che in questi ultimi anni l’influencer marketing è cambiato e che i brand hanno attivato strategie incentrate sui consumatori che chiedono una sempre maggiore autenticità. Questo anche in risposta alla sfiducia crescente attorno al mondo della comunicazione e del marketing, anche per via degli eventi recenti che hanno coinvolto alcuni influencer.

Ecco perché i nano influencer sono importanti.
Nonostante la reach limitata rispetto a micro, macro o mega influencer, sono totalmente calati nella realtà della propria audience, che è di fatto formata dalla propria cerchia di vita ed è estremamente viva e interattiva. Tra l’altro, questa interazione è davvero bidirezionale e quotidiana: non sono solo i follower a commentare post e Stories o scrivere in DM, ma sono gli stessi influencer a rispondere, mantenendo la relazione.

Inoltre, sono adatti a tutti – brand piccoli ma anche grandi – perché riescono ad agire e a influenzare una fetta di mercato estremamente segmentata (si gioca sulle nicchie di mercato, per dirla in termini più da marketer). E per giunta ne conoscono lo specifico bisogno, il trigger tanto ricercato da chi si occupa di comunicazione, l’evento che scatena la scelta d’acquisto.
In questo modo, tra l’altro, i nano influencer si dimostrano estremamente duttili nei confronti delle esigenze del brand. Infatti, riescono ad attivare tutta una serie di CTA (call to action) variegate e diversificate (come invitare l’audience a iscriversi alla newsletter o a condividere un determinato contenuto).

Cosa si intende per nano influencer - TheGiornale

5 vantaggi dei nano influencer

Riassumendo i punti salienti di quanto abbiamo detto finora, possiamo individuare 5 vantaggi che i brand dovrebbero tenere presente nelle proprie strategie di marketing:

  1. Autenticità e fiducia
    Queste figure sono persone comuni, con interessi e passioni condivise con la propria community. Questo li rende credibili e affidabili agli occhi dell’audience, che si fida maggiormente delle loro raccomandazioni rispetto a quelle delle celebrità, più distanti dalla loro realtà quotidiana. Insomma, diventano dei veri e propri Brand Ambassador di marca.
  2. Alto engagement rate
    La fiducia creata nella community crea un circolo virtuoso, per cui i nano influencer riscontrano maggiori interazioni, commenti e condivisioni dei loro colleghi più blasonati. A giovarne è l’aumento della visibilità dei brand e della brand awareness.
  3. Focus su nicchie specifiche
    La loro community è ristretta, ma questo si rivela un vantaggio per i brand, che riescono ad arrivare a un pubblico altamente profilato e specifico.
  4. Costi accessibili
    Non c’è molto da dire: il budget necessario per una campagna di nano influencer marketing è ridotto rispetto a campagne con influencer più grandi.
  5. ROI (Return on Investment) elevato
    Dato l’alto coinvolgimento dei follower e la loro fiducia nei confronti di questa tipologia di influencer, le campagne riscontrano ROI elevati. Si attiva un circolo virtuoso a suon di Word of Mouth, per cui i follower soddisfatti raccomandano loro stessi quel prodotto o servizio alla propria cerchia. E i risultati si vedono.

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La rivoluzione dell’influencer marketing parte dal basso e riesce a coinvolgere specifiche nicchie di mercato in maniera più autentica e genuina. Il nano influencer marketing è un’opportunità per i brand che vogliono instaurare relazioni solide con i consumatori.

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