Che buio stasera
Che buio stasera, nei tuoi occhi che sanno di pioggia.
Doveva essere estate, non sembra neanche primavera.
A Torino è arrivato il mare.
Lo senti scendere sui tetti, come noi, cadere.
C’è il sole, ma non lo vedo più.
Vedo solo nuvole che si fingono blue.
Come le Camel che fumavi tu.
Come il freddo che fa qui, giù.
Dentro le mie ossa.
Ho un brivido lungo la schiena, mi percorre.
Siamo strade da dimenticare.
Letti la domenica mattina, sbagli da rifare.
Che buio, stasera.
Hai visto che bello è?
Stare immobili in un silenzio, ascoltarsi in un abbraccio.
Sentirsi fuori posto, sospirare per uccidere ogni mostro.
E poi sentirti, dentro ogni posto.
Dentro questo buio che fa, stasera.
Assaggiarti, come una mela acerba che graffia il palato.
Distrarsi un attimo e ritrovarti qui, di lato.
Distratto, mi hai graffiato.
Distrutto, mi hai ricucito.
Ti lascio questo, il buio che fa stasera.
Quello che metto dentro una poesia.
Ti lascio per sentirti ancora più mia.
Per baciarti come fanno le rime, alla fine di ogni mio verso.
E fammi luce, che il buio stasera lo facciamo diverso.
Così stanotte facciamo tardi, e se ti mancano i sogni te li presto.
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