19 Febbraio 2025 2:50
I leoni di Sicilia TheGiornale

Narrazione e storia, ne I Leoni di Sicilia il primo libro della saga dedicato alla famiglia Florio, si intrecciano in modo molto forte. Stefania Auci ci porta indietro nel tempo e ci permette di veder nascere la famiglia Florio e, con lei, Palermo.

Non solo fatti. È probabilmente questo che ha permesso a questo libro (e anche al secondo della saga) di scalare le classiche dei libri più venduti. Vicende storiche mescolate a fatti privati, protagonisti ben definiti, emozioni così ben descritte che risultano vive nella mente di chi legge e una Palermo che nasce e prende forma tra le pagine del libro. Stefania Auci, in questo primo libro della saga dedicato alla famiglia Florio, riesce a raccontare tutto questo e molto di più.

I leoni di Sicilia: trama del primo libro dedicato alla famiglia Florio

I leoni di Sicilia – Stefania Auci

Cu nesci, arrinesci (Chi esce, riesce)

L’ennesimo terremoto che colpisce Bagnara Calabra, nel 1799, è ciò che spinge Paolo Florio a guardare avanti, ad abbandonare la terra natia per conquistare Palermo insieme alla sua famiglia. In breve tempo, non senza difficoltà, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro putìa, una semplice bottega di spezie, la migliore della città. Avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dai nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione. Lo slancio di Paolo verso il futuro viene arrestato da una prematura morte, la prima di una lunga serie per la famiglia Florio.

La gestione degli affari passa, quindi, nelle mani di Ignazio e poi in quelle di Vincenzo. È con lui che lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri, il marsala, viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno ne rilancia il consumo in tutta Europa. In tutto ciò, Palermo osserva con stupore e invidia l’espansione dei Florio: quegli uomini di successo rimangono comunque “stranieri”, “facchini” il cui “sangue puzza di sudore”. Palermo e i palermitani non sanno che proprio ai Florio dovranno il prosperare e il fiorire della città.


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I primi leoni: i protagonisti de I leoni di Sicilia

Paolo, Ignazio, Vincenzo ma anche Giuseppina e Giulia.

Stefania Auci è abilissima nel tratteggiare il carattere dei protagonisti, emerge forte dalle sue parole la differenza, che la società impone, tra gli uomini e le fimmine, così come emerge il bisogno di questi stessi uomini di avere accanto donne forti e pronte a tutto.

Paolo, burbero e solitario, ma certamente illuminato: grazie a lui la famiglia Florio e la Sicilia tutta – di riflesso – toccano con mano un futuro che altrimenti sarebbe stato solamente cosa lontana e irraggiungibile. Senza sentire ragioni, soprattutto quelle della moglie Giuseppina, decide di partire e lasciare tutto. Paolo è colui che accende la speranza di un futuro migliore ma muore giovane lasciando la gestione della putia al fratello Ignazio.

Ignazio Florio è profondamente diverso dal fratello Paolo: calmo, comprensivo, romanticamente nostalgico ma altrettanto illuminato. Con lui la ricchezza dei Florio comincia a prosperare. Sarà proprio Ignazio a vedere nel leone il simbolo identificativo della famiglia e sarà sempre lui a formare e crescere Vincenzo. Muore improvvisamente, tormentato dall’amore che per tutta la vita ha provato per Giuseppina, sua cognata.

Vincenzo Florio, proprio come intuito dallo zio Ignazio, è un animo difficile: burbero come il padre, solitario, devoto alla famiglia e soprattutto al prosperare del suo nome. Illuminato, proprio come il padre e lo zio, sarà lui a far arrivare la famiglia Florio al massimo del suo splendore. Follemente innamorato di Giulia, la riconoscerà come sua moglie solo dopo che lei gli “concederà” l’erede maschio.

Vincenzo Florio Senior


Le prime leonesse: le donne della famiglia Florio

Giuseppina è un personaggio controverso, estremamente legata al passato e alle convezioni sociali ma egualmente abile nel comprendere, senza condividere, le posizioni del marito Paolo. Marito che non ha mai amato, che ha sposato perché costretta, a cui ha concesso come dote la sua casa, quella di Bagnara Calabra, che ha dovuto abbandonare. Questo matrimonio senza amore, e le conseguenze di ciò, riempiranno le pagine del libro: questa impossibilità di amare ha inasprito l’animo di Giuseppina, l’ha resa impenetrabile e dura, perfida. Una perfidia che non risparmierà Giulia, futura moglie di Vincenzo.

Giulia, milanese trapiantata a Palermo, è senza ombra di dubbio la prima vera leonessa. Mossa dall’amore, prima per Vincenzo, poi per i suoi figli, non permetterà mai a niente e a nessuno, nemmeno a Giuseppina, di allontanarla da Palermo. Donna attenta, ironica, furba e interessata agli affari, decisamente controcorrente rispetto al suo tempo, è proprio grazie a lei, punto di riferimento e perpetuo appoggio, che Vincenzo riuscirà nel suo intento.


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I leoni di Sicilia: un romanzo degno di nota

Stefania Auci è abilissima a mescolare eventi storici e fatti privati, geografia e architettura, atmosfere e sentimenti. Il ritmo è incalzante, mai noioso. Le descrizioni dei personaggi e dei luoghi impreziosiscono e colorano il romanzo, il dialetto siciliano ci fa sprofondare nell’atmosfera calda di una Sicilia che sta definendo i propri confini.

L’immagine che la nostra mente costruisce, leggendo questo romanzo, non è solo quella della famiglia Florio, ma anche della Sicilia e dell’Italia tutta.

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