Se siete amanti delle tradizioni, non dimenticate di preparare l’acqua di san Giovanni la notte del 23 giugno, un rito propiziatorio del mondo contadino che coincide con il solstizio d’estate, capace di attribuire a piante e fiori una forza speciale sotto forma di rugiada, simbolo della luna.
Questo rito, un misto di tradizione pagana e cristiana, affonda le sue origini nella tradizione celtica ed è legato al solstizio d’estate.
L’acqua di san Giovanni: una tradizione millenaria che si rinnova nel tempo
La pratica di purificare, benedire, rinnovare corpo e anima con l’acqua era diffusa nel mondo pre-cristiano. Questo rito, diffuso in varie regioni di Italia – Sardegna, Toscana, Calabria, è presente anche in Europa.
1. Che cos’è l’acqua di san Giovanni
L’acqua di san Giovanni è l’acqua in cui si immergono fiori e piante aromatiche in occasione della festa di san Giovanni Battista dopo essere stata lasciata all’aperto la notte tra il 23 e il 24 giugno affinché venga bagnata dalla rugiada. La mattina del 24 giugno si utilizza per lavare mani, viso e corpo in modo da purificarsi.
2. La leggenda
La leggenda attribuisce alla notte di san Giovanni fascino e magia perché è la notte del fuoco, della rugiada, dell’amore e dei riti propiziatori. La rugiada rappresenta i nuovi nati e, bagnando piante e fiori, imprimerebbe loro una forza speciale grazie al solstizio d’estate. Affonda le sue origini in una celebrazione pagana chiamata Lithia, celebrata il 24 giugno, che prevede riti propiziatori e accensione di falò. La festa si celebrava per ingraziarsi il favore della natura, in particolare per proteggere i raccolti da eventi meteorologici devastanti come grandine e siccità.
3. Come si prepara l’acqua di san Giovanni
L’acqua di san Giovanni va preparata la notte fra il 23 e il 24 giugno, ossia la notte della vigilia della festa di san Giovanni Battista. Ricordatevi di raccogliete fiori e piante aromatiche del vostro giardino dopo il tramonto. Procuratevi una piccola bacinella o un piatto fondo capiente, riempitelo d’acqua e adagiateli in superficie. Mettete il contenitore all’aperto e fate “riposare” per tutta la notte affinché assorba la rugiada del mattino.
4. Quali fiori si utilizzano
Per preparare l’acqua possiamo utilizzare fiori e piante edibili: la rosa, la calendula, il mirto, la lavanda, la viola e le erbe aromatiche come la salvia, il rosmarino, il basilico e la menta.
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5. Il significato dell’acqua di san Giovanni
La preparazione dell’acqua è un rito millenario che affascina e resiste nei secoli. È anche un’occasione per riconnettere il nostro spirito alla natura. Inoltre, ci ricorda che abbiamo il dovere di rispettarla poiché siamo semplici ospiti. Tutta la magia che aleggia attorno a questa tradizione è dovuta al fatto che a distanza di millenni si celebra la bellezza e ci si nutre della speranza che viene diffusa dalla meraviglia che ci circonda.