Sempre più attuale è il tema della sostenibilità ambientale e della natura che cambia in relazione al comportamento umano. Anche la settima arte si è messa da sempre al servizio dell’argomento. Ecco i migliori film sul rapporto uomo/natura che analizzano la tematica sotto vari punti di vista per farci apprezzare e comprendere la potenza dell’ambiente e le sue innumerevoli sfaccettature correlate all’essere umano.
I migliori film sul rapporto uomo natura, i più famosi.
Partiamo dai cult che ci hanno regalato storie indimenticabili e immagini emozionanti del pianeta terra, sperando ci abbiano anche fatto riflettere sull’importanza fondamentale che la natura ha e di quanto essa sia strettamente collegata alla nostra esistenza.
• Cast Away
Tutti ci ricordiamo di Wilson, il pallone bianco con l’impronta della mano insanguinata di Tom Hanks. Wilson diventa il suo miglior amico e confidente dopo che, a seguito di un incidente aereo, l’impiegato Chuck Noland si ritrova ad essere l’unico sopravvissuto su un’isola deserta a largo del Pacifico. Un moderno Robinson Crusoe a contatto con la natura selvaggia, le intemperie e la solitudine. Cast Away è stato girato a Monoruki, un piccolo atollo all’interno dell’arcipelago delle Fiji. L’attore e la troup furono davvero lasciti settimane intere sull’isola deserta. Tom Hanks per il film perse 20kg e ottenne un Golden Globe come miglior attore. Non vinse l’Oscar, quell’anno la statuetta andrò a Russell Crowe per “Il gladiatore”.
• Into the Wild – Nelle terre selvagge
Uno dei film che esprime al meglio la connessione uomo/natura. Basato sul libro di Jon Krakauer “Nelle terre estreme”, è la vera storia di Christopher McCandless, conosciuto come Alexander Supertramp, che subito dopo la laurea decide di staccarsi dalla sua famiglia e dalle prospettive di un futuro prestabilito per intraprendere l’avventura che dagli Stati Uniti lo porterà ai confini dell’Alaska. Il viaggio diventa metafora dell’esistenza, evasione dalla società e scoperta di se stessi. Il contatto con una natura affascinante e incontaminata che cela all’uomo un inevitabile e tragico epilogo, una fine consapevole e libera. Colonna sonora perfetta di Eddie Vedder. Happines is real only when shared.
• Revenant – Redivivo
Il film con la quale Leonardo DiCaprio vinse l’Oscar, finalmente. Tratto dal romanzo “La vera storia di Hugh Glass” di Michael Punke, la pellicola di Alejandro Iñárritu racconta la storia di Hugh Glass, un cacciatore di pelli realmente vissuto che si spinse fino ai confini dell’America. La vicenda è ambientata nella prima metà dell’Ottocento in Nord Dakota. Durante il suo viaggio Hugh viene attaccato e gravemente ferito da un grizzly, da lì inizia la sua corsa alla sopravvivenza in un territorio impervio e la sua sete di vendetta verso il tradimento da parte dei compagni. Un film sulla sofferenza più cruda che antepone la forza della natura alla debolezza dell’uomo, senza però abbandonarlo mai. A rendere il film così suggestivo è la fotografia ipnotizzante firmata Emmanuel Lubezki, che mostra tutta la maestosità e la potenza della natura. Vincitore di 3 Golden Globe e candidato a 12 Premi Oscar.
• Mission
Ispirato all’omonimo libro di Robert Oxon Bolt, The Mission è ambientato in Sud America intorno al 1750. È la redenzione del cacciatore di schiavi Rodrigo Mendoza (Robert De Niro) in fuga dalla civiltà per unirsi alla missione di evangelizzazione degli indigeni, che infine proteggerà dalla colonizzazione feroce dei conquistatori. A sancire la solennità sia del tema che delle immagini è la colonna sonora del Maestro Ennio Morricone, che venne candidata agli Oscar. Un film intenso e commovente che trasmette un messaggio di pace e civiltà in risposta alle barbarie compiute dall’uomo durate le sue opere di colonizzazione violenta. Il film vince la palma d’oro al festival di Cannes e l’Oscar per la miglior fotografia.
I migliori film sul rapporto uomo natura, i meno conosciuti.
• 127 ore
Il film di Danny Boyle è la vera storia di Aron Ralston, interpretato da James Franco, alpinista americano rimasto intrappolato con il braccio per 5 giorni in una gola dello Utah. Per Aron comincia così una durissima lotta per la sopravvivenza, fra ricordi, sogni e visioni. Gli serviranno 127 lunghissime ore per prendere la decisione che cambierà per sempre la sua vita. È la storia del dolore e dell’agonia di un uomo solo, tradito dalla sua più grande passione, che fa il conto alla rovescia con la natura.
• The Beach
Altro film di Danny Boyle. È la storia di Richard, un ragazzo americano che arriva a Bangkok in cerca di avventura ed entra in possesso di una mappa che lo condurrà su un’isola segreta, dall’apparenza paradisiaca ma che nasconde insidie e dinamiche inaspettate. Il film ci fa riflettere su come qualsiasi paradiso in terra, se contaminato dall’uomo, si trasforma in una trappola gerarchica e consumista. Una critica all’uomo moderno corrotto dai propri innati peccati originali, in contrapposizione alla visione surreale e disincanta del protagonista. Fantastici Leonardo di Caprio e Tilda Swinton tra le acque cristalline della Thailandia e la colonna sonora di Angelo Badalamenti.
• Koyaanisqatsi
Koyaanisqatsi significa “vita folle”, “vita squilibrata”, “vita in disintegrazione”. È il primo film della trilogia del regista Godfrey Reggio. Un documentario senza attori, senza sceneggiature, senza dialoghi. Una serie di immagini evocative sulla natura, la civiltà e la frenesia dell’evoluzione, evidenziando gli effetti che l’uomo ha avuto sulla terra, il tutto accompagnato dalle musiche struggenti del compositore Philip Glass. Un’esperienza immersiva e intensa che fa riflettere e ci fa prendere consapevolezza di essere parte integrante del disfacimento del pianeta terra, che abbiamo saccheggiato imponendo i nostri ritmi sempre più anti-naturali.
• Una storia vera
Un film diverso dai soliti di Lynch che è in realtà la quintessenza del pensiero del regista. È il viaggio alla ricerca di sé e del senso dell’essere. È la storia di Alvin Straight, un anziano contadino dell’Iowa che nel ’94, a bordo del suo trattore tosaerba, affrontò un viaggio di sei settimane percorrendo quasi 400 km a 8km orari per andare a trovare il fratello Lyle nel Wisconsin, che aveva avuto un infarto. Un road movie che racconta il viaggio come parabola della vita. Un film lineare e commovente esaltato dall’incredibile potenza visiva dei bucolici e sconfinati campi di grano dell’entroterra americano e dal talento musicale di Angelo Badalamenti. I demoni e i conflitti interiori cari ed espliciti nella narrativa di Lynch diventano qui invisibili e intimi in una storia profondamente umana a contatto con la natura.
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