Zona rossa
Zona rossa, la tua guancia dopo che l’ho morsa.
Quando ti dico che sei bella e t’imbarazzi, come se non te lo dicessi abbastanza.
Rossa come il cielo riflesso nei tuoi occhi, nuvole e sole che giocano a fare l’amore.
Rossa come il cuore, anche se Clavdio c’ha ragione, il cuore è marrone.
Allora fammi conoscere ogni zona tua nascosta, presentami alle tue paure in questa danza.
Portami fuori con la testa, andiamo in vacanza.
Andiamo via, tipo sul balcone.
A guardare gli aerei che sfregiano il cielo, a cercare disegni o qualche arcobaleno.
Fammi diventare la tua zona rossa, quella dove vuoi rimanere.
Lontana da tutti e da tutto.
Che ti ci chiudi dentro, e non hai bisogno di altro.
Stuzzicami come fai con le tue unghie, fammi saltare come lo smalto.
E se ti faccio diventare rossa, tranquilla. Non smetto.
Continuerò a dirti che sei bella anche così, vestita d’imbarazzo.
E tu mi risponderai che stai fuori posto, dicendomi che non ci vedo, aggiungerai che sono pazzo.
Allora continueremo a guardare fuori.
Mischieremo la nostra zona rossa con altri colori.
Ci spoglieremo come fanno d’autunno i fiori.
Ci dedicheremo tutte le nostra cattive intenzioni.
Il nuovo libro di Rab: Incubi e sogni che giocano a fare l’amore.