La disciplina dello yoga, molto praticata nel nostro paese dagli adulti, é ancora poco orientata all’universo dei bambini. Mediante libri, video e ricerche accurate: insegnanti, educatori e genitori potrebbero diffonderla con semplicità.
Perché propagare yug?
La parola yoga deriva dal sanscrito “yug” e significa unione, “giogo”. Lo yoga per bambini, finalizzato a far crescere cuori felici e calmi, dovrebbe essere praticato nelle scuole, nelle palestre o nei centri ludici, artistici o ricreativi.
Questa disciplina orientale potrebbe diventare un’attività laboratoriale utile per le insegnanti al fine di affrontare i momenti di tensione o sciogliere paure.
Lo yoga per i bambini unisce tecniche tradizionali antiche ad arte, musica, narrazione e danza. La pratica è caratterizzata da momenti di tranquillità, riflessione e ascolto che prevedono un graduale passaggio dal movimento libero a quello consapevole.
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Al fine di far germogliare piccoli ego equilibrati in sintonia e amore con il pianeta e gli altri esseri, lo yoga per i bambini promuove, mediante esercizi e riflessioni un cammino alla ricerca del sé e dell’altro.
“I bambini arrivano in questo mondo assolutamente puri, è compito degli adulti abituarli a rimanere forti”.
Swami Satchidananda
I benefici dello yoga per i bambini
Questa pratica esperienziale parte sempre dalla dimensione corporea per propagarsi a quella mentale.
Lo yoga per i bambini prevede benefici fisici, terapeutici e psichici:
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- gli asana, eseguiti con consapevolezza e tranquillitá, rinforzano lo schema corporeo, prevengono rischi posturali e rinforzano il sistema immunitario;
- i giochi di respiro aiutano a calibrare l’equilibrio, a migliorare la circolazione e a rendere il corpo più flessibile ed elastico;
- i mudra aiutano a fronteggiare le emozioni negative e l’ansia;
- le tecniche di concentrazione e di rilassamento producono autostima e autocontrollo;
- giochi con regole inclusive e dialoghi riflessivi sviluppano disciplina e cooperazione;
- il canto, le favole e la produzione di suoni naturali aiutano a maggiore padronanza del linguaggio e ad alleviare la timidezza.
Questi strumenti di trasformazione interiore non sono sicuramente indispensabili nel percorso di crescita del bambino ma in un’era turbolenta come questa, possono essere base per affrontare il futuro in modo migliore.
Esercizi di yoga per i bambini
È bene avvicinare i bambini a questa pratica spiegando loro in cosa consiste e quali sono i suoi benefici. I più piccoli, mi rivolgo ad una fascia d’età che va dai 5 al 10 anni, credono che lo yoga sia meditazione. Per mostrartelo si siedono divertiti con le gambe incrociate e uniscono pollice e indice in gyan mudra.
È importante far capire loro che lo yoga per bambini non è questo, ma una pratica che prevede narrazione di fiabe, esercizi di gioco, attività manuali e posizioni divertenti.
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Durante la prima lezione è inoltre importante far prender loro coscienza dello spazio e dell’appartenenza ad un gruppo. Per questo potrebbe essere utile praticare riti di apertura e di chiusura finalizzati a portare la mente in mood: concentrazione, apertura e “serietà divertente”. Successivamente via libera ai giochi, questi motivano il bambino accompagnandolo in modo ludico nella direzione dell’apprendimento formativo. Attraverso i giochi i piccoli yogi prenderanno confidenza delle posizioni, saranno più ricettivi e calmi, pronti all’ascolto.
Le asana nello yoga per i bambini sono molto divertenti, spesso fanno riferimento agli eroi e alle divinità mitologiche, al mondo animale, vegetale o materiale. Fiabe e favole possono quindi esser un altro strumento geniale per proporle e praticarle.
Alle asana è bene alternare mudra, esercizi di rilassamento e respiro e piccole meditazioni volte alla distensione cognitiva e all’interiorizzazione.
Vi consiglio di condurre laboratori di circa un’ora; i tempi di attenzione e concentrazione nei bambini sono ridotti rispetto al nostri!
Libri di yoga per bambini
Per trovare maggiori informazioni e indicazioni per svolgere un laboratorio efficace vi consiglio di consultare e prender spunto da qualche libro! A seguito ne indicherò alcuni nei quali sono presenti esercizi, metodologie e pratiche.
- Lo yoga dei bambini. Educare a crescere nella conoscenza di sé, Didi A’nanda Paramita, La meridiana.
- Gioca yoga, Lorena Pajalunga, Il punto d’incontro.
- Yoga libera tutti! Manuale per diventare maestri Yogi, Elisabetta Furlan, Feltrinelli
Questi tre testi raccontano cosa fare per avvicinare i bambini allo yoga; posizioni, esercizi di respiro, visualizzazioni, rilassamento e danze vi aiuteranno a condurre un laboratorio perfetto.
- Mudra: lo yoga nelle mani dei bambini. Esprimere le emozioni con i gesti, Didi A’nanda Paramita, La meridiana.
Questo libro affronta tematiche psico-educative correlate allo yoga e offre spunti per esplorare i mudra in modo semplice e pratico facendo giocare i bambini con le mani.
- Play Yoga, Lorena Pajalunga, White Star.
Nelle pagine di Play Yoga, venti posizioni ispirate agli animali più amati dai bambini, vengono spiegate passo a passo. Adorerete questo testo grazie alle illustrazioni creative di Anna Lang.
Spuntini yoga per piccini (e grandi)
Per stimolare e canalizzare l’energia e la creatività nei più piccoli è necessario non solo l’esercizio fisico ma anche la promozione di un’alimentazione sana e consapevole.
Spesso, l’errore più grande viene fatto a colazione e durante i pasti intermedi: merendine, biscotti e tortine confezionate e bibite zuccherate aumentano in loro l’energia rendendoli più agitati e intolleranti.
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Uno yogurt con il miele o la marmellata, un po’ di porridge con frutta secca o fresca, un bicchiere di latte di mucca, di riso o di mandorla sono soluzioni golose e veloci da preparare! Vi consiglio per raffinare questo argomento un meraviglioso libro: Piatti Yoga della casa editrice L’Ippocampo.
https://www.instagram.com/p/Br9uSB5ne5A/
I vari piatti, preparati nelle Coconut Bowls (carine da utilizzare al fine di invogliare i bambini a mangiare le verdure o la frutta, ma non indispensabili!) offrono spunti utili per la preparazione di cose sfiziose. Vi consiglio di non seguirli alla lettera ma di assorbire consigli al fine di ampliare le proprie abitudini culinarie.
Shanti per concludere
Alla fine di ogni laboratorio dedicato allo yoga, io e la mia cara collega Jessica chiediamo ai bambini un riscontro sugli esercizi svolti o sulle storie lette. I loro pensieri sono sempre positivi: lo yoga mi fa sentire calmo, durante il rilassamento pensavo di volare, questi esercizi mi fanno sentire bene, quando rifaremo il laboratorio di yoga?
Per concludere ci rigraziamo con una semplice parola ripetuta tre volte: shanti, shanti, shanti.
Grazie, grazie, grazie e, dopo saluto namasté usciamo dalla palestra ormai profumata di oli essenziali con una grande energia nel cuore e nella mente.
Dire grazie non è solo una questione di buone maniere, è una questione di spiritualità.
Alfred Painter