Incessantemente
Che non smette mai di cessare, incessantemente.
E mi garba tantissimo vederlo così, l’amore che mangia il cuore. Come la coda di una lucertola che non smette mai di ricrescere, che anche una volta staccata continua a muoversi, a dileguarsi in cerca di della sua parte mancante.
Devastante, in maniera continua. Occhi che trovano sempre il modo di nascondersi, destinati poi a congiungersi in una speranza comune. Le labbra che s’assottigliano e si seccano improvvisamente.
Come una poesia che non conosce fine, così lo voglio guardare. Quel sentimento che s’inerpica sopra i muri e disegna colori, quella voglia di guardare oltre, di guardarti ed andare fuori.
Fiori sui balconi, incessantemente sbocciare.
La goccia che batte tutta la notte sul lavandino, il tuo sorriso sul mio cuscino, il modo strano che hai di respirare. Ed io in maniera costante resto lì, fermo a ricordare. Fantasmi del passato che non sanno passare. Una compagnia che si tinge di solitudine, senza cessare mai di esserci.
Allora ti lascio fare, hai il permesso di logorare, di scalfire e saccheggiare. Anche da lontano, da lì dove sei ora, dove non posso vederti. Ma incessantemente sentirti.
Dicono che l’amore possa essere anche questo, l’ho letto su di un libro, l’hanno scritto su di un manifesto.
Dunque sorrido alle tue lacrime, quelle che ti ho dedicato, è così che protesto. Ti sogno di notte, però mi tieni sveglio, stupido pretesto. E torno a casa tardi, e viene buio presto.
Incessante, potrebbe essere altrimenti?
Sei come l’insalata, incastrata tra i denti. Simile all’unghia che si spezza e continua a graffiare. Mi tieni la testa sott’acqua, non mi fai respirare.
Così mi garba, viverti nel vuoto di una foto che non ho mai scattato. Così incessantemente, pensarti e ritenersi fortunato, per quel sorriso che insieme a te ho vissuto.
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