
Foto di Martina Scarnato
Quest’anno sono stata a Oslo per la prima volta e devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita dalla capitale norvegese. Infatti Oslo non è tra le città più gettonate quando si tratta di spendere un weekend in una città europea. A far da complice è, forse, anche il fatto che sui social media non circolano molti video a riguardo. Secondo me, invece, è un’ottima meta per un fine settimana diverso, un ponte o un viaggio da soli. Ho voluto quindi raccogliere qualche suggerimento su cosa vedere a Oslo in due giorni.

Cosa vedere a Oslo in due giorni: i trasporti
Prima di entrare nel vivo dell’argomento, ovvero cosa vedere a Oslo in un weekend, secondo me è bene parlare di come arrivare in città dall’aeroporto. Innanzitutto, vi consiglio caldamente di volare sull’aeroporto di Oslo-Gardermoen, in quanto molto comodo. Da qui, infatti, vi basterà prendere un treno dal costo di €11 per arrivare direttamente a Oslo S, ovvero alla stazione centrale.
Prendere la metro a Oslo per spostarsi è la scelta migliore
Una volta qui, spostarsi per la città è davvero facilissimo perché la rete della metro vi porta ovunque e vi consentirà di vedere tutto ciò che volete in soli due giorni.
Una piccola nota a riguardo: le linee della metro sono sei e anche qui a ogni linea della metro è assegnato un colore (lilla, arancione, verde, blu scuro, azzurro e giallo). Tuttavia, se siete abituati ai colori della metro milanese (ma anche di qualsiasi altra metro italiana e d’Europa), vi sembrerà un po’ strano perché dovrete far attenzione a prendere quella giusta in quanto i treni passano tutti dallo stesso binario. Vi posso comunque assicurare che ci si prende subito la mano ed è davvero comodo.
Cosa tenere a mente prima di partire per Oslo?
Parlando sempre di trasporti, la fermata da tenere a mente per poter arrivare in centro subito è quella di Jernbanetorget, che è comoda per raggiungere diverse destinazioni.
Inoltre si può fare il biglietto sia alle macchinette che scaricando l’app Vy e tenendo tutto in formato digitale (io ho fatto così e mi sono trovata molto bene). L’abbonamento ha prezzi variabili, che oscillano tra gli €11 del giornaliero fino ai €64,50 per il mensile.
Per quanto riguarda quando andare in Norvegia, io ci sono stata in primavera e la media erano di circa 15 gradi. Tuttavia, il meteo è fortemente variabile, per cui il consiglio è quello di vestirvi a strati e di portare sempre un ombrello pieghevole con voi. Io non l’ho fatto e quindi vi invito a non fare il mio stesso errore: non lasciatevi ingannare dal sole. Ora siete pronti per passare uno splendido weekend a Oslo.

Cosa vedere a Oslo in due giorni: cosa non perdersi
Quando si tratta di dare consigli su cosa vedere in un posto, specialmente quando si ha poco tempo, i pareri potrebbero essere dissonanti. Prendete questi consigli come quelli di una a cui piace viaggiare e godersi il più possibile le esperienze local, senza strafare e possibilmente senza lasciarsi abbindolare dalle trappole per turisti. In primis, dunque, vi consiglio di farvi un giro per la città godendovi la passeggiata e guardandovi intorno. Come dicevo prima, una delle fermate della metro più strategiche in questo senso è quella di Jernbanetorget, che vi lascerà non troppo lontano dalla Oslo Domkirke, ovvero la Cattedrale di Oslo (che è anche il Duomo).
Cosa vedere a Oslo nel centro storico
La nostra gita comincia dunque dalla Cattedrale di Oslo. Fu costruita nel XVII secolo, ma alcune parti risalgono alla metà del Novecento, come alcuni affreschi. I vetri colorati sono stati realizzati dall’artista Emanuel Vigeland (e vi consiglio di tenere bene a mente questo nome perché i fratelli Vigeland sono abbastanza importanti per Oslo).

La nostra passeggiata continua passando per la piazza che rimane subito davanti alla Cattedrale, ovvero piazza Stortorvet. La piazza è una delle più grandi della città e ospita un delizioso mercato di fiori colorati, che un po’ allietano l’atmosfera nelle giornate molto grigie. Al centro della piazza, si erge la statua di re Christian IV, il fondatore di Christiania, oggi Oslo, per l’appunto. Quello che molte guide turistiche non vi diranno è che c’è anche una fontana con tre polli sopra e, seppur non abbia viaggiato in tutti i Paesi del mondo, giuro che era la prima volta che ne vedevo una simile.

Cosa vedere a Oslo sul lungomare
Il nostro viaggio tra le vie di Oslo prosegue a est verso il Teatro dell’Opera di Oslo e la Deichman Bjørvika, altrimenti conosciuta come la Biblioteca pubblica di Oslo. Il Teatro dell’Opera, costruito nel 2007, si affaccia direttamente sul fiordo di Oslo, offrendovi una vista panoramica molto suggestiva. Io ho avuto la fortuna di poter ammirare un tramonto davvero incredibile e di fare anche… amicizia.

La Biblioteca pubblica, invece, è a ingresso gratuito e potete passare qui del tempo per leggere, seguire dei workshop, sorseggiare un caffè e molto altro. Se siete amanti delle esperienze forti, proprio davanti al Teatro dell’Opera e alla Biblioteca, potrete godervi qualche ora nella sauna urbana per poi buttarvi nel mare ghiacciato del fiordo. Occhio però che ci vuole la prenotazione e ha un costo.
Proseguendo la camminata, vedrete al lato il Museo di Munch, interamente dedicato alla vita e alle opere dell’artista norvegese (nato proprio a Oslo). Se, però, state cercando di capire cosa vedere a Oslo in due giorni, forse vi direi di non mettere questo museo nella vostra personale bucket list delle cose da fare. Avete capito bene. Non sto dicendo che non ne valga la pena, ma se avete poco a tempo a disposizione, beh, meglio non perdersi un altro museo.

Cosa dovete vedere a Oslo se siete appassionati d’arte?
Se avete a disposizione soltanto un weekend, io vi consiglio di scegliere un solo museo. Sì, andrò un po’ controtendenza rispetto a chi consiglia di vederne almeno dieci, ma dal mio personale punto di vista è meglio non passare troppo tempo al chiuso se le condizioni metereologiche lo permettono.
Perché non perdere il Museo Nazionale
Come vi dicevo, se dovete scegliere cosa vedere a Oslo in due giorni, non perdetevi il Museo Nazionale. Qui potrete ammirare opere di epoche diverse, di artisti molto famosi (ci sono opere di Picasso, Modigliani, Van Gogh) e meno. Si può letteralmente seguire un percorso affascinante nella storia dell’arte a partire dall’Ottocento ai nostri giorni. Da grande amante dell’arte, ho personalmente adorato tutto quanto e non avrei voluto più voluto uscire. Sono presenti anche tante opere famose di Munch (e ora capite perché vi dicevo di risparmiare sul museo). Inoltre, dovete sapere che Munch spesso realizzava tante copie di un solo quadro, per cui le opere esposte sono pressocché le stesse. E sì, qui trovate capolavori come il celeberrimo Urlo, Il bacio e Pubertà.

Il Parco di Vigeland, un museo a cielo aperto
Se passate per Oslo, non potete non fare un salto al parco di Vigeland (Vigelandsanlegget), un parco davvero unico nel suo genere. Creato negli anni ’20-’40 del secolo scorso, ospita oltre duecento sculture dall’artista Gustav Vigeland, fratello di Emanuel, quello della cattedrale. Inoltre, praticamente attaccato al parco, potete vedere il palazzo reale. Quando si dice “due piccioni con una fava”.
Qui sotto vi metto la mia preferita, non giudicatemi (ce ne sono di più esplicite).

Ekerbergparken, ovvero dove Munch ha concepito l’Urlo
Una tappa imperdibile se passate due giorni a Oslo è Ekerbergparken, per gli amici “il parco delle sculture”. Situato un po’ sulla collina, adatto quindi per una vista panoramica sulla città, Ekerbergparken è un parco cosparso da sculture di artisti celebri, del calibro di Salvador Dalì, Fernando Botero, Gustav Vigeland (aridaje), Auguste Renoir e tanti altri. In particolare, da non perdere il luogo dove Marina Abramović ha performato The Scream e dove si dice che Munch abbia avuto l’ispirazione per l’Urlo (a cui chiaramente si ispira Abramović). Io ho voluto ricreare l’esperienza e devo dire che è stato molto liberatorio.
Hai già messo mi piace a TheGiornale?
Perché passare un weekend a Oslo?
Per finire, ci sarebbero tante altre cose da dire e di consigli da dare su cosa vedere a Oslo in due giorni, cosa mangiare, cosa fare e dove dormire. Se avete già prenotato il vostro weekend, godetevela perché ne vale la pena (meteo permettendo, io sono stata fortunata).
Se invece vi state chiedendo se vale la pena spendere dei soldi e tempo per visitare la capitale norvegese, io vi direi che sì, ne vale la pena. Se proprio la città non vi piace, potete sempre prendere la metro e andare al primo lago immerso nella natura a dieci minuti o fare una capatina alle isole del fiordo.
Se invece non vi convince, pazienza, ci ho provato. I fratelli Vigeland e io non vi giudicheremo.