
Immagina di avere tra i venti e i trent’anni e di parlare con la tua migliore amica delle difficoltà che state affrontando agli albori della vostra vita adulta, il tutto accompagnato da un gin tonic a basso costo. Tutto quello che so sull’amore di Dolly Alderton è proprio questo: una chiacchierata con una poco più che trentenne che ci racconta, come fossimo amiche di vecchia data, i momenti più significativi della sua vita.
Un memoir autobiografico che ripercorre, con brillante ironia, gli anni della sua adolescenza e quei problemi che un po’ tutti noi abbiamo fronteggiato, fino al momento in cui ha dovuto, suo malgrado, dire addio a quella fase della sua esistenza.

Dolly Alderton, classe 1988, è la voce narrante di Tutto quello che so sull’amore, in cui racconta della sua normalissima vita adolescenziale nei sobborghi londinesi tra scuola, party e giornate spalmate sul divano a guardare serie tv con la sua migliore amica Farly.
Tra qualche sigaretta fumata di soppiatto e i classici litigi con i genitori per un coprifuoco sforato, gli anni dell’adolescenza di Dolly sono anche caratterizzati da primi amori e conseguenti delusioni.
Perché il titolo Tutto quello che so sull’amore
“Praticamente tutto quello che so sull’amore l’ho imparato dalle mie amicizie di lunga data con le donne”
Più che un libro sull’amore sentimentale, in Tutto quello che so sull’amore Dolly Alderton racconta con estremo realismo un altro tipo di amore, quello dell’amicizia femminile.
Attraverso i preziosi e intimi momenti trascorsi con Farly, importante pilastro della sua vita, e le folli avventure vissute con le amiche che incontrerà duranti gli dell’università, Dolly è capace di trasmettere perfettamente quel sentimento di sorellanza e fedeltà che molte lettrici riconosceranno.
Gli uomini restano sullo sfondo
Nel memoir, le figure maschili fanno da sfondo, rappresentando per Dolly una continua fonte di delusione e un ostacolo alla sua vita libera e alle sue amicizie. Tuttavia, tra le pagine del libro, non mancano i racconti di incontri amorosi e appuntamenti finiti male descritti dall’autrice con un pizzico di ironia misto a disillusione.
Per Dolly Alderton l’amore vero non esiste, se non nelle donne della sua vita. Per Farly le cose sono diverse.
All’incontro fortuito tra Farly e il ragazzo che poi chiederà la sua mano, Dolly non reagisce bene. Non tanto per quest’ultimo, un bravo ragazzo affettuoso e premuroso, ma per l’irreversibile cambiamento che la relazione avrebbe causato alle loro vite.

La paura di diventare adulte
Abituate a vivere insieme in un minuscolo appartamento da quattro soldi e malridotto, passando ogni weekend saltando da un party all’altro bevendo fino a sentirsi male e chiacchierando fino all’alba, in uno schiocco di dita Farly era stata catapultata nella vita adulta che fino a poco tempo prima disprezzavano insieme. Quella vita da ventenni spensierate sembrava finire.
Dolly non era davvero infelice per Farly. Era solo terrorizzata all’idea di crescere.
“Ma la vita è tutta qui? Aspettare autobus e ordinare libri su Amazon che non leggerai mai?”.
Questa frase, pronunciata da una collega di Dolly all’alba dei suoi temutissimi trent’anni, spiega alla perfezione i sentimenti di nostalgia e smarrimento che attraversano tutto il libro.
“Tutto quello che so sui disturbi alimentari”: il punto di vista di Dolly Alderton
Un altro tema affrontato da Dolly Alderton in Tutto quello che so sull’amore è la delicata questione dei disturbi alimentari e del rapporto con il corpo.
Fin da bambina, Dolly è sempre stata la più alta e la più robusta tra le sue coetanee e, con l’arrivo dell’adolescenza, il suo corpo diventa motivo di profondo disagio. Senza filtri e con la sua marcata ironia, l’autrice racconta della sua ossessione per il peso, del conteggio maniacale per le calorie, e di come tutto sia iniziato con la prima delusione amorosa.
“Ora avevo equiparato l’amore alla magrezza e con orrore scorgevo dappertutto prove che avvaloravano questa convinzione. La salute era pessima, la stima al top. E una donna non potrà mai essere magra abbastanza, ecco il problema”.
Il costante bisogno di piacere ai ragazzi e di sentirsi all’altezza dei canoni estetici imposti dalla società: esperienze comuni a moltissime donne.
Attraverso la sua scrittura raffinata ma al contempo naturale, quasi come una chiacchierata tra amiche, e la sua storia costellata di problemi comuni, Dolly Alderton costruisce un personalissimo memoir che è anche uno specchio in cui molte lettrici possono facilmente immedesimarsi e sentirsi comprese.
Uomini e topi di John Steinbeck
“Tutto quello che so sulla psicoterapia” secondo Dolly Alderton
Dolly Alderton, autrice capace di abbattere tabù e temi complessi con semplicità e sarcasmo, in Tutto quello che so sull’amore affronta un aspetto spesso trascurato: la psicoterapia e il percorso verso il benessere personale.
Come spesso accade, Dolly entra in terapia diffidente e con la convinzione che sarebbe stata una totale perdita di tempo.
In un primo momento, infatti, instaura un rapporto conflittuale con la psicoterapeuta, rispondendo con ironia a ogni sua domanda e saltando le sedute.
La frivolezza di Dolly non concilia per niente con il professionale distacco della psicoterapeuta che, senza giri di parole, le scaraventa in faccia i suoi problemi. Una vita agli estremi e un’estrema dipendenza emotiva.
Quanto racconta Dolly Alderton sul suo percorso in terapia è sia personale sia reale: un processo lento che richiede pazienza, consapevolezza e accettazione.
“L’amore che qualcuno ti dà è il riflesso dell’amore che tu dai a te stessa. Se non sai trattarti con dolcezza, cura e pazienza. Nessun altro lo farà”.

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Tutto quello che so sull’amore: una storia che ci riguarda tutte
Il libro di Dolly Alderton è un po’ tutto quello che sappiamo sull’amore e sulla vita.
Cuori spezzati, amicizie che nascono e altre che finiscono. Sigarette e paure condivise all’alba di un sabato mattina.
La disperata ricerca del primo lavoro, del primo appartamento e della persona che possa, forse, restarci accanto per tutta la vita. La paura di restare sole, di non essere abbastanza, di non sentirci mai davvero amate.
Tra le pagine di vita di Dolly Alderton, fatte di folli party, storie strazianti, ricette per dolci e liste della spesa, possiamo ritrovare anche la nostra.
Perché Tutto quello che so sull’amore è, in fondo, anche tutto quello che sappiamo, o vorremmo sapere, di noi stesse.
“Ho detto addio ai miei ultimi dieci anni come fossero una vecchia amica. Un’amica ormai adulta ma che avrei ricordato per sempre. Turbolenta, sfrenata e scapestrata. Vagabonda, caciarona e ribelle. La mia decade bighellona, i miei vent’anni ruggenti”.