Andremo nel centro di Torino, elegante città sabauda, dove si colloca uno storico fiore all’occhiello della cucina torinese: Il Ristorante del Cambio. Il nostro viaggio vi condurrà “a tavola con Cavour” alla scoperta di sapori speciali.
Storia del Cambio: un viaggio di oltre duecento anni
Il Ristorante Cambio di Torino, fondato nel 1757, è una delle istituzioni storiche della città sabauda. In origine era un caffè praticato dalla nobiltà, che divenne presto un punto di riferimento per gli intellettuali e i personaggi di spicco dell’epoca. Tra i suoi numerosi ospiti illustri, uno dei più celebri fu Camillo Benso di Cavour, che frequentava il ristorante per le sue cene politiche, in particolare durante il periodo in cui Torino fu capitale del Regno di Sardegna.
Il ristorante ha sempre mantenuto un legame stretto con la storia della città, arricchendo il suo ambiente con arredi d’epoca e splendidi affreschi che testimoniano il suo prestigio. Con il tempo, la sua cucina si è evoluta, ma senza mai perdere il legame con la tradizione gastronomica torinese. Oggi, Il Ristorante del Cambio è conosciuto per la sua cucina raffinata e la qualità delle materie prime, continuando a essere un simbolo di eleganza e di alta gastronomia nella città di Torino. Nel 2008, è stato rinnovato per adattarsi alle nuove tendenze gastronomiche, pur rispettando la sua tradizione e continuando a rappresentare un simbolo inequivocabile di eleganza e buon gusto.
Il Ristorante del Cambio ha uno stile culinario caratteristico
Lo stile culinario odierno del Ristorante Cambio di Torino unisce tradizione e innovazione, mantenendo un forte legame con le radici gastronomiche piemontesi. La cucina è centrata sulla valorizzazione delle materie prime locali e stagionali, con una particolare attenzione alla qualità e alla freschezza degli ingredienti. I piatti, pur rispettando la tradizione torinese, sono reinterpretati in chiave moderna, con tecniche di cucina contemporanea e accostamenti creativi. Il menù propone piatti raffinati, dai primi piatti alle carni piemontesi passando anche per il pescato, sempre con un tocco di eleganza. L’approccio è minimalista ma ricercato, privilegiando l’attenzione primaria per i sapori e l’equilibrio delle consistenze.
La stagionalità è uno degli aspetti centrali nello stile culinario odierno del Ristorante Cambio di Torino. Il menù cambia infatti regolarmente per adattarsi ai prodotti freschi e di alta qualità che ogni stagione offre. L’attenzione alla stagionalità non si limita solo agli ingredienti principali, ma si estende anche alle erbe, alle spezie e ai condimenti, che vengono selezionati in base al periodo dell’anno per garantire piatti sempre equilibrati e sorprendenti. La rotazione stagionale dei piatti consente di offrire esperienze gastronomiche sempre nuove, mantenendo però un legame profondo con le tradizioni del territorio torinese. Anche la carta dei vini è ampia, vantando una selezione che spazia tra le migliori etichette locali e internazionali.
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Un viaggio gastronomico stagionale
Ora è giunto il momento di condurvi in un percorso gastronomico caratteristico di questo luogo, descrivendovi una degustazione sorprendente avvenuta questa estate. Durante il mese di luglio, in occasione del festeggiamento della mia laurea, ho avuto l’onore di poter apprezzare le pietanze create dallo chef Matteo Baronetto, e di essere accomodata al tavolo dove si rifocillava Cavour.
La scelta del menù si presentava sottoforma di due percorsi gastronomici differenti. Il primo, “S-velare” improntato a ripercorrere i sapori classici della tradizione e il secondo “Ri-velare” elaborato in una chiave più moderna. Il nostro viaggio percorrerà quindi le note di “S-velare”.
Solo dopo aver “aperto le danze” con l’ormai caratteristico aperitivo del ristorante a base di colorate chips e piccole sfoglie ripiene, il percorso degustativo ha avuto inizio con un tris di ravioli in gelatina in chiave piemontese. Ogni unità presentava un ripieno differente ma sorprendente in egual misura, che risaltava il contrasto del morbido guscio trasparente che lo racchiudeva. La seconda portata a base di scampi, aceto al pepe verde e capperi ha rappresentato l’antipasto ideale per la preparazione alla degustazione della pietanza successiva, una indimenticabile lasagna di pâté à choux accompagnata con basilico al burro.
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Nella classifica dei secondi i delicatissimi saltimbocca di pasta matta e l’inaspettato e tenerissimo piccione al parmigiano accompagnato da una croccante insalata in busta e da una studiata composizione a base di scarola, pinoli e uvetta. Il viaggio degustativo si è quindi concluso con una dolce esecuzione a base di rabarbaro, fragola e mandorla accompagnata da piccoli assaggi di ottima e succosa frutta di stagione. Il tutto affiancato da una selezione di vini e spumanti in linea con il menù e appartenenti alla preziosissima cantina del ristorante.
Il Ristorante del Cambio: il luogo perfetto per ogni occasione
Il Ristorante del Cambio e la sua cantina rappresentano ormai da oltre duecento anni il cuore pulsante della tradizione culinaria torinese, e per questo motivo risulta imperdibile l’occasione di provare le specialità per celebrare un evento importante o anche consumando una colazione, un pranzo o un aperitivo altrettanto validi nella la farmacia annessa. Con questo racconto speriamo di avervi fatto viaggiare all’interno di un’esperienza degustativa unica nel suo genere e vi invitiamo a scoprire le meraviglie che Il Ristorante del Cambio ha da offrire per ogni stagione dell’anno.