Inception è quell’ever green della cinematografia che continua ad affascinare intere generazioni a distanza di più di un decennio. Era il lontano 2010 quando Christopher Nolan sbancava nelle sale di tutto il mondo con il suo nuovo capolavoro, Inception, da lui scritto e diretto per Warner Bros Studio. Un successo stellare coronato dall’attribuzione di ben quattro Oscar (miglior fotografia, montaggio sonoro, migliori effetti sonori ed effetti visivi).
Leggi tutto: Inception: un capolavoro che affascina generazioniPer eseguire Inception serve fantasia
La parola chiave per apprezzare al meglio questo film è immaginazione. Eames (Tom Hardy), il più scapestrato tra gli ingegneri del sogno, ci dice che per fare “inception“, ovvero innestare una nuova idea, serve fantasia. Seguire gli sviluppi della trama può, infatti, risultare difficoltoso se ci aspetta un classico Sci-fi. La storia si suddivide infatti in livelli corrispondenti a diverse profondità del sogno dei protagonisti. Il susseguirsi degli eventi, inoltre, rispecchia il loro subconscio.
Un’idea che contagia la mente come un virus
Uno dei temi portanti è il potere delle idee che, come un virus, sono altamente contagiose e come un seme possono crescere e arrivare a distruggere. A metterci in guardia sui pericoli della nostra mente è Cobb, il protagonista indiscusso del film, un pioniere in materia di viaggi nel subconscio attraverso il sogno. Interpretato dal mitico Leonardo di Caprio, Cobb ci rivela il rovescio della medaglia, i rischi connessi a giocare con la mente: la realtà può velocemente essere persa di vista.
“Sogno o son desto”: Inception come illusione ottica
Non è un caso che il film abbia ricevuto il premio Oscar per la fotografia e gli effetti visivi. Se non avete mai visto Inception preparatevi infatti a rimanere a bocca aperta davanti ai “paradossi della realtà” che governano i sogni dei protagonisti con effetti speciali da capogiro. Un applauso in più al cast di scenografi (Hendrix Dyas), direttori di effetti speciali (Chris Corbould) e fotografia (Wally Pfister) che ci hanno regalato un’incredibile esperienza visiva.
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Inception: qualche spunto di riflessione
Si parla molto di ipnosi come strumento terapeutico per traumi e disturbi psichiatrici in genere. Il concetto di idee imprigionate nella profondità della nostra psiche ma onnipresenti nella nostra esperienza quotidiana, è uno dei temi portanti del film. Con ciò Inception ci regala spunti di riflessione: qual è quel segreto nascosto che ci definisce più di altri? Saremmo pronti a guardare in faccia i nostri demoni e a fare qualcosa per distruggerli o almeno ridimensionarli?