9 Maggio 2024
Marketing

Come funziona Threads?

Fra le cose del 2023 di cui non avevamo bisogno, ma che forse ci meritiamo, troviamo Threads, il nuovo social media lanciato da Meta a maggio 2023 negli Stati Uniti e arrivato in Europa lo scorso dicembre. A colpo d’occhio pare evidente che siamo di fronte a una UI e UX (per i non addetti: a livello grafico e in termini di usabilità è molto simile) ispirate a quella di X (ex Twitter), molti utenti si sono subito domandati come funziona Threads. Bene, lo vediamo subito insieme in questo articolo. 

come funziona Thread il nuovo social di Meta
Fonte immagine Reuters

Threads: la new entry di Meta 

Threads è stata lanciata da Meta nel 2023 in risposta all’acquisizione da parte di Elon Musk di X. Come afferma Meta stessa in un interessante comunicato, Threads è innanzitutto “un nuovo modo di condividere testi” e, più nello specifico, si tratta di:

una nuova app, sviluppata dal team di Instagram, per condividere aggiornamenti testuali e partecipare a conversazioni pubbliche

Dall’inglese “filo”, Threads di fatto nasce integrato con Instagram, il che significa che gli utenti possono pubblicare i propri post su entrambe le piattaforme.
Inoltre, dire che la nuova piattaforma sia solo un modo per condividere testi è un filo (scusate il gioco di parole) riduttivo, in quanto è possibile pubblicare immagini, video, caroselli e persino note audio. In un primo momento sembra complicato capire come funziona Threads.

un filo sottile
Un filo sottile – fonte immagine Pexel

Nuovo social, stesso schema: ma funzionerà?

Meta non è nuova nel tentativo di incorporare funzionalità chiave da altre piattaforme social nelle proprie, spesso e volentieri provenienti dai concorrenti del momento. A volte ci è riuscita con successo, come nel caso implementazione delle “storie” di Instagram, funzione che ha preso da Snapchat e che, di fatto, ha portato al suo declino, per lo meno sul mercato europeo. Altre volte, invece, ha funzionato un po’ meno, come nel caso di Instagram Reel, funzione lanciata nel 2020 e pensata per fare concorrenza diretta a TikTok, seppur nato su Instagram, ma che finora non ha avuto gli effetti sperati.

In un periodo di confusione e instabilità, dopo la trasformazione di Twitter nel famigerato X a opera di Musk, operazione che ha avuto un impatto notevole sulla gestione di questo canale, Meta ha intravisto l’opportunità di creare un nuovo social media capace di offrire un’esperienza più coinvolgente e che potesse essere un rifugio per gli utenti delusi dall’atmosfera che si respira su X e nostalgici dell’era d’oro di Twitter

Tuttavia, nonostante il tentativo palese di replicare il social di Musk, Threads sembra comunque essere qualcosa a sé stante, per algoritmo, design e funzioni. Ma, appunto, come funziona Threads?

Come funziona l’algoritmo di Threads?

Per capire cosa postare su Threads, bisogna innanzitutto partire dalle basi e capire come funziona l’algoritmo. Proprio quest’ultimo sarebbe per altro fonte di scontento per i creator, infatti Threads porta gli utenti a seguire gli stessi che seguono su Instagram, con la conseguenza che chi già godeva di molto seguito, si è ritrovato con centinaia di migliaia di followers, mentre chi non era seguito, su questa piattaforma non sembra avere molte più chances di avere successo. L’algoritmo, infatti, di per sé non garantisce una reach (il numero totale di persone a cui arriva il contenuto postato) elevata e, l’unico modo per farsi trovare pare proprio essere quello di interagire il più possibile con gli altri utenti.

Tuttavia, se da una parte scrivere all’algoritmo è una pratica simpatica quanto inutile, di fatto il fondo di verità resta che l’engagement con contenuti a noi affini, che riteniamo di valore, o che ci intrattengono, farà in modo che nel nostro feed ne compaiano sempre di più.
Inoltre, senza voler scendere troppo nei tecnicismi (d’altronde voi siete qui per capire come si usa Threads, non il suo algoritmo), Threads permette di utilizzare un solo hashtag, confermando il trend che oramai ha preso piede su tutti i social, ovvero quello secondo cui oramai gli hashtag servono per categorizzare un contenuto e non per fargli ottenere maggiore visibilità.

logo
Logo – fonte immagine Theads

Come funziona Threads per creator e brand?

La risposta a questa domanda non è: “come Twitter” (o X che dir si voglia) perché le differenze tra le due piattaforme sono evidenti e, per quanto Threads ricordi moltissimo il social dell’uccellino azzurro (almeno quello degli albori), ben presto utilizzandolo ci si rende conto che sono forse più le differenze che le cose in comune.

Dunque, quali contenuti dovremmo postare su Threads e perché? Beh, come sempre nel digital marketing, e nel marketing in generale, la risposta giusta è: dipende. Vediamo insieme da cosa.

Come usare Threads per Personal branding

Se siete content creator, social media manager, liberi professionisti o semplicemente vi va di investire sul vostro personal brand, Threads potrebbe fare al caso vostro purché non facciate l’errore di utilizzarlo come Instagram o addirittura come LinkedIn. Se pubblicare immagini e caroselli è permesso, lo scopo di questi ultimi non è quello di ispirare o veicolare informazioni di valore, o proporre i propri prodotti o servizi, quanto quello di creare conversazioni.

Ricordiamoci, infatti, che la mission di Threads è quella di “condividere testi” e, chiaramente, trattandosi di un social, il fine ultimo di questi testi dev’essere quello di stimolare discussioni, ricondivisioni e commenti. Per fare ciò è persino possibile creare sondaggi che durano ventiquattro ore, al termine dei quali l’utente che ha risposto riceve la notifica per andare a vedere l’esito e poterlo commentare.

Alla luce di questo, Threads può essere utilizzato a scopo di personal branding condividendo opinioni personali, condividendo la propria expertise in una certa area di competenza. E per farlo si possono usare testi, ma anche meme o porre delle domande alla propria audience. Insomma, mixate i vari contenuti e capite cosa funziona meglio su Threads per voi.

Come usare Threads per fare Content marketing

Oltre ai creator e ai personal brand, su Threads sono presenti anche i brand, che si stanno approcciando per la prima volta a questa piattaforma. Tuttavia, il modo di comunicare di base non cambia, in quanto la mission del social rimane sempre quella. In questo caso, però, i brand potrebbero sfruttare l’occasione per creare conversazioni più coinvolgenti con i propri clienti e followers, intrecciando un rapporto più diretto.

Per esempio, un brand che sta utilizzando questa strategia è Sephora Italia, che sul suo profilo pone domande dirette ai followers, che commentano o rispondono a sondaggi:

come funziona Threads Sephora Italia su Threads

Altri brand, caratterizzati da un tone of voice da sempre ironico e giocoso, come McDonald’s, hanno invece deciso di puntare principalmente alla condivisione di meme, pur cercando comunque di favorire la conversazione:

come funziona Threads McDonald's Threads

Interessante notare come, invece, i giornali, i siti di notizie e magazine stiano al momento utilizzando Threads più come una sorta di vetrina, un po’ come già avveniva su Twitter, invitando gli utenti ad approfondire le notizie ai link allegati.


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Ha senso creare contenuti su Threads?

Threads rappresenta per noi europei una novità assoluta, essendo uscito soltanto in dicembre. Tuttavia, c’è chi sostiene che questo social abbia di fatto vita breve, dato che oltre oceano avrebbe già perso trazione in termini di nuovi utenti. Parrebbe lecito chiedersi se abbia senso, investire tempo e, perché no, denaro nella creazione di contenuti su una piattaforma che parrebbe destinata a “spegnersi”. La risposta non la conosco, o meglio, non penso ne esista una corretta, di certo Threads non deve essere il canale di comunicazione di un brand o personal brand, quanto piuttosto un social secondario con cui instaurare un rapporto più diretto con i propri seguaci.

In ogni caso, credo che a volte non esista consiglio migliore in termini di strategia: “sperimenta e divertiti”, anche se forse non hai ancora capito bene le logiche della piattaforma. Ci sta, sperimentare stimola la creatività e sui social media – e in generale – testare è sempre cosa buona.
E se proprio non fa per voi, non disperate: la buona notizia è che nessuna strategia di digital marketing vincente prevede di essere ovunque a tutti i costi. Tanto meno su Threads.

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