Il 25 aprile Elon Musk, celebre imprenditore e CEO di Tesla e SpaceX, ha acquistato Twitter. Questa mossa ha contribuito ad alimentare interessanti riflessioni sulla libertà di espressione sui social. Tra i temi toccati, vi è la possibilità di poter modificare i contenuti postati e il fatto di rendere pubblico il funzionamento degli algortimi che regolano il social. In questo articolo cercheremo di ripercorrere i fatti salienti accaduti questo mese e di illustrare in breve i temi caldi. Dunque, con Elon Musk, quale sarà il futuro di Twitter?
Twitter: che cosa ha fatto Elon Musk?
Come già anticipato, il 25 aprile 2022 Elon Musk, già CEO and founder di Tesla e SpaceX, ha annunciato di aver acquistato Twitter, celebre piattaforma di microblogging, per 44 miliardi di dollari. Ma com’è arrivato Musk a questa decisione? Ripercorriamo velocemente gli step principali.
Primo step: il sondaggio su Twitter
Per farla breve, tutto ha inizio intorno alle giornate del 24 e 25 marzo 2022. In questi giorni, infatti, l’imprenditore rivolge diversi sondaggi provocatori ai suoi follower su Twitter. In particolare, il 25 marzo Musk afferma: “La libertà di espressione è essenziale al funzionamento della democrazia”. E subito aggiunge, aprendo un sondaggio: “Credete che Twitter aderisca rigorosamente a questo principio?”.
Come si può vedere, a questa domanda il 70.4% di utenti ha risposto di NO. Successivamente, l’eccentrico CEO di Tesla aveva chiesto alla sua communuty se, a loro avviso, fosse necessaria la creazione di una nuova piattaforma social.
Per ora, però, questi tweet sembrano portarci direttamente al 4 aprile, con l’annuncio di Musk come principale azionista della piattaforma dell’Uccellino azzurro. Con questa mossa, infatti, Musk si è aggiudicato il 9.2% delle azioni dell’azienda per circa 3,6 milioni di dollari. In realtà, come riporta Il Post, lo è stato relativamente per poco, essendo stato superato dal Vanguard Group.
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Secondo step: Musk rifiuta di entrare nel CDA di Twitter
Arriviamo dunque al secondo step: l’entrata di Musk nel CDA di Twitter. Inizialmente, infatti, Elon Musk si è subito proposto di entrare a far parte del consiglio di amministrazione dell’azienda. Tuttavia, poco dopo ha ritrattato, come confermato da Parag Agrawal, CEO di Twitter.
Anche se le ragioni di questo ripensamento non sono state palesate, secondo alcuni questa scelta sarebbe una conseguenza della difficoltà di Musk di poter coniugare tutti i suoi impegni professionali. Insomma, tutto faceva pensare a un futuro di Twitter senza la partecipazione di Elon Musk.
Terzo step: Musk compra Twitter
Eccoci arrivati al terzo step, ovvero la proposta di acquisizione. Il14 aprile, infatti, l’imprenditore più ricco del mondo si è fatto avanti per acquistare totalmente la società per circa 43 miliardi di dollari.
Inizialmente, per il CEO di Tesla non sembrava mettersi troppo bene. Pareva che, infatti, il CDA di Twitter stesse pensando di introdurre quella che viene chiamata la poison pill. Tale misura sarebbe una clausola atta a impedire che un solo azionista possa controllare tutta la società.
Il 25 aprile, però, come detto, arriva l’annuncio: Twitter ha finalmente detto “sì” all’offerta di Musk del valore finale di 44 miliardi.
In merito al social network, Musk non ha fatto mistero di avere in mente delle idee per migliorare la piattaforma in futuro. Vediamo ora di che cosa si tratta in breve.
Elon Musk e Twitter: in futuro più libertà di espressione?
La vicenda Musk-Twitter apre degli interessanti scenari che ci portano a riflettere in primis su quella che è la libertà di espressione e le relative conseguenze per gli utenti.
Infatti, Elon Musk è conosciuto per essere un sostenitore senza se e senza ma della libertà di espressione, tanto da essere solito adottare posizioni controverse. Per esempio, durante il periodo più critico della pandemia, Musk aveva affermato con forza di essere contro l’obbligo vaccinale (seppur non contro il vaccino in sé) proprio in nome della libera scelta.
Secondo un interessante articolo de Il Post, la ragione per la quale Musk vuole acquisire Twitter è proprio quella di garantire la libertà di espressione, che, a suo parere, al momento sul social non verrebbe rispettata.
Ma quali sono le novità che il CEO di Tesla avrebbe in mente nello specifico?
La novità del tasto “edit”
Una delle novità che Musk vorrebbe introdurre è la possibilità di poter modificare i propri tweet. L’introduzione del tasto “edit” finora era stata osteggiata persino dallo stesso fondatore del social, Jack Dorsey. Secondo Dorsey, infatti, se si permettesse agli utenti di poter rettificare quanto scritto su Twitter, si condizionerebbe maggiormente la discussione anziché renderla più libera. Ora, pochi giorni dopo i tweet provocatori di Musk, l’azienda ha annunciato che introdurrà il tanto agognato tasto “edit” (tra l’altro con un tempismo pessimo perché, data la data, in molti avevano pensato che si trattasse di uno scherzo).
A una prima lettura, potrebbe sembrare qualcosa da poco, ma non è così: dare agli utenti la possibilità di modificare le proprie affermazioni, vuol dire acconsentire a quegli stessi utenti di rettificare e, in alcuni casi, smentire quanto appena detto. Pare, comunque, che in caso di modifica del tweet, sarà comunque visibile una traccia.
Questo tasto potrebbe avere delle conseguenze molto interessanti per il social media perché si limiterebbe l’uso della censura o, comunque, dei disclaimer ai contenuti postati online.
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Libertà di espressione e algoritmi pubblici
Un’altra questione tirata fuori da Elon Musk è quella della pubblicità degli algoritmi che regolano Twitter. Lo scopo del magnate è quello di rendere il social una vera e propria “agorà” in cui poter scambiare liberamente le proprie opinioni, ma conoscendo perfettamente le “regole” secondo cui la piattaforma stessa opera.
Musk vorrebbe che tali algortimi venissero resi pubblici in modo tale da rendere più trasparente il funzionamento della piattaforma e, quindi, anche più liberi gli utenti. Non manca, però, chi fa notare che rendere pubblici gli algoritmi significherebbe permettere a certi utenti di mettere maggiormente in risalto i propri contenuti, andando in qualche modo ad aggravare il fenomeno della circolazione di fake news.
In definitiva, con Elon Musk il futuro di Twitter dovrebbe essere decisamente open source.
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Musk e “Twitter Blue”: quale futuro per l’advertising?
Tra le idee del miliardario Musk, pare esserci anche l’intenzione di puntare di più su Twitter Blue, ovvero la versione a pagamento di Twitter, al momento disponibile solo in un numero limitato di Paesi (per la precisione, USA, Canada, Australia e Nuova Zelanda). Attualmente, anche Twitter Blue si basa ancora sull’advertising, anche se esiste la possibilità di leggere degli articoli privi di pubblicità.
L’idea di Musk sarebbe quella di far pagare agli utenti un abbonamento per eliminare in maniera definitiva il sistema basato sugli annunci. Così facendo, si sottrarrebbe al potere delle aziende che utilizzano i dati raccolti per i loro fini.
Per pagare l’abbonamento, che si aggirerebbe intorno ai 3 dollari al mese, sarebbe accettata anche la criptovaluta Dogecoin. Se realmente Twitter diventasse esclusivamente una piattaforma a pagamento, assisteremmo a un cambiamento davvero rivoluzionario per un social. Infatti, al momento i principali social basano una larga fetta dei loro guadagni proprio sulle campagne pubblicitarie e sugli investimenti degli inserzionisti.
Riassumendo, tra i cambiamenti proposti da Musk abbiamo:
- L’introduzione del tasto “edit” per poter modificare i tweet;
- La pubblicazione del funzionamento degli algoritmi che regolano il social;
- Una maggiore attenzione a Twitter Blue, una modalità del social a pagamento e non più basata sull’advertising;
Alla luce dei fatti, sarà interessante, qualunque sia il futuro di Twitter con Elon Musk, continuare a seguirne gli sviluppi.