4 Maggio 2024
LA BUONA NOTTE di Rab

LA BUONANOTTE di Rab – A mezzanotte, sai

A mezzanotte, sai

A mezzanotte sai, c’è uno spazio bianco dove tutto si ferma per un attimo. Si chiudono gli occhi, ci stanno i botti, che di botti ne abbiamo dati tanti. Ci stanno i pensieri, quelli buoni che fanno sorridere, quelli brutti che ti fanno imbrunire. Tutti quanti, messi in fila indiana. 

A mezzanotte sai, ci sta un pensiero. Solitamente è fatto di speranze, travestito da qualcosa di migliore. C’è un petardo che non scoppia, arriva dopo. Come il capodanno in California. Ci arriviamo dopo, capita spesso. Ci hai fatto caso? 

A mezzanotte, sai. Facci caso, ti penserò. Vestita di bianco, in mezzo alle bombe che sta vita ti tira dietro, un paradiso che cammina barcollando, tra la striscia di Gaza e la pace di chi non sa trovarne. Nuda di paure, occhi che ti scrutano e aspettano. 

Che poi, sai? Alla fine ci convinciamo sia sempre la stessa storia, ma questa è una bugia. Una convinzione popolare, l’arresa di chi non ha il coraggio per cambiare, filosofia del sapersi giustificare. A mezzanotte cambia tutto, anno e sogni da rifare. 

Ci stanno le luci che cambiano colore, l’albero di Natale ormai spoglio di regali. Bottiglie che vengono stappate, spunti di lacrime che vengono versate. Pensieri tenuti nascosti, è l’unico modo di proteggerli. 

A mezzanotte, cuori storti, ubriachi di sentimenti. 

Dei buoni propositi che te ne fai? Sorridere, tanto non li rispetterai. Come quel corso di Spagnolo che non farai mai. 

E ci vorrebbe solo qualcuno che possa dirti che sei bello così, con quelle rughe che avanzano e non lasciano spazio alla barba che a fatica prova a coprire quei segni. Qualcuno che ti guardi, bellissima come sei. Tu che ogni anno pensi ai tuoi difetti.
Disegni perfetti. Sai? 

A mezzanotte, non ci pensare. Che è solo una mezzanotte, e tra 24 ore sarà da rifare. Altre calze da strappare, baci da rubare, cuori rotti da guarire. Anime perdute. 

Sai cosa potremmo fare a mezzanotte?
Stare come una bomba, ma non in senso buono, nel senso che esplodo.
In quel senso, che nel senso che di sensi non ce ne stanno.
Ma sono meglio i sorrisi, dovremmo ricordarlo.
I tuoi occhi occhi che danni fanno.
Come i baci che mordono, e non si danno.
Labbra, a mezzanotte. Tutto l’anno, tutta la notte. 


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