Nel titolo di questa mia riflessione, Quando finisce un’amicizia, è contenuto quello del libro di cui voglio parlare oggi e anche il tema principale del libro: Un’amicizia di Silvia Avallone.
Da dove la vita (non) è (poi così) perfetta
Chi è l’autrice Silvia Avallone?
Ognuno di noi ha alcuni scrittori a cui si è affezionato. Quando esce un loro libro, lo compra senza quasi neanche leggere la trama perché sa che non rimarrà deluso. Per me Silvia Avallone è una di quelle scrittrici che, con il tempo, è diventata una certezza. Non c’è suo libro che io non abbia amato. Quando ho saputo che aveva finito di scriverne un altro, già non vedevo l’ora di leggerlo. Solo dal titolo mi aveva ampiamente convinto: Un’amicizia.
In più ultimamente la scrittrice ha anche annunciato che dal romanzo verrà tratta una serie tv.
Noi due come un romanzo: una piacevole scoperta
Trama del libro un’amicizia di Silvia Avallone
Tutti noi ci portiamo dentro un’amicizia che è stata importante e che, per diversi motivi, è finita o ci ha delusi, fa un po’ parte della vita. Questo libro parla proprio di questo, dell’amicizia adolescenziale tra Elisa e Beatrice, di com’è nata, ma anche di com’è finita. È Elisa a raccontare e riprendere in mano le fila di quell’amicizia, mettendole per iscritto, perché ne ha bisogno, perché non ne può più fare a meno.
Beatrice è ormai famosa, tutti la conoscono grazie ai social e alla sua pagina o forse, sarebbe meglio dire, tutti credono di conoscerla, perché la vera Bea, quella l’ha vista solo Elisa. Elisa, invece, chi è? Se ci pensa, non sa rispondere. In verità, cercando di spiegare chi è Beatrice, incomincerà a scoprire chi è veramente. Ma è tutto finito e soprattutto perché Beatrice è scomparsa da tutti i social?
La tecnologia che avanza e come evolvono le amicizie
Nel libro non vediamo solo crescere Beatrice e Elisa, ma anche il web e la tecnologia. Ecco i primi telefonini, i primi computer e i primi siti web. Cosa che sembrano lontanissime ora, ma, in verità, appartengono all’infanzia e all’adolescenza di molti di noi. Mentre leggo, allora mi ritorna in mente quando alle superiori per palare con un’amica, dovevo chiamarla a casa e chiedere di lei, se non volevo far partire tutta la ricarica del cellulare. Ora basta digitare il suo nome nella rubrica e premere un tasto.
Mentre Beatrice rimane affascinata e attratta da questa nuova tecnologia e ne comprende il grande potenziale, Elisa non ama internet. Allo schermo lei preferisce i libri.
L’amicizia può essere per sempre?
È una domanda che tutti ci siamo fatti prima o poi. Abbiamo imparato, crescendo, che alcune amicizie si perdono perché le strade cambiano, perché noi cambiamo o sono gli altri a cambiare. Eppure molte volte la consideriamo come una sconfitta personale, pensiamo che alla fin fine è stata anche colpa nostra se non siamo riusciti a salvarla.
Ma la verità è che il lutto per un’amicizia finita non si risolve. Non c’è modo di curarlo, rielaborarlo, chiudere e andare avanti. Rimane lì, piantato in gola, a metà tra il rancore e la nostalgia.
Alcune amicizie, però, non finiscono e sono le più belle. È bellissimo sedersi al tavolo di un bar e ritrovarsi a parlare con quell’amico o quell’amica che sai che ci sarà sempre. Tante cose possono cambiare, i percorsi possono essere diversi, ma alcune certezze restano, quella persona farà sempre parte della tua vita. Quando ciò accade, il mondo non sembra poi un posto così freddo e inospitale e il futuro non fa poi così paura.
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Quando finisce un’amicizia
Se c’è un argomento che è sempre presente nei libri di Silvia Avallone è proprio l’amicizia, intesa come sostegno, ma anche come momento di crescita, in fin dei conti è il primo sentimento importante con cui ci mettiamo in gioco con gli altri. Quindi è importante parlare di amicizie, anche di quelle finite. Quando finisce un’amicizia, muore una parte di noi.