Vendo sentimenti
Vendo sentimenti alla gente, tendenzialmente bugie. Svendo il cuore, le mie follie. Vendo fuffa, l’ho sentita chiamare anche così. Quella roba che fa baciare due persone e le tiene lì, legate per sempre.
Vendo sentimenti, anche se poi nessuno li compra. In questo posto strano chiamato mondo, dove tutti giocano al ribasso.
Guardo in basso, ho la testa sul foglio. Mentre racconto una lacrima, invento un nuovo bisogno.
Stringo forte la penna, come fosse una mano da non far scappare. Giro un’altra pagina, perché questo libro ho smesso tempo fa di leggerlo, ho cominciato a strappare. Via, pezzi di storie cucite insieme. Via, a capire dove comincia il male, finisce il bene.
Io vendo emozioni, sperando che qualcuno le possa comprare. Una pistola carica di paure, un cuore ingarbugliato, impossibile da sbrogliare.
E come ogni bravo venditore, ti potrei imbrogliare.
Vendo cd rotti, graffiati, pieni di canzoni già dedicate. Compro occhi pieni di lacrime, fingendomi capace di poterle asciugare. Cerco latte già versato, non mi faccio impressionare da un sorriso disperato.
Mi ci rivedo, anzi, in abbracci bugiardi, in chi resta sveglio la notte senza saper sognare, noi, inesplosi come petardi.
Vendo sentimenti, non è che ti puoi fidare. E non faccio mai sconti, perché questa vita te la fa sempre pagare. Sono l’imprecazione che muta in preghiera. Sono dita fragili che si muovono senza guardare la tastiera. Una macchia che prima non c’era. Lo spigolo su cui sbattere. Gli occhi che si chiudono, la paura d’abbattere. Sono da sconfiggere come il freddo, da accarezzare come la neve. Impossibile da vedere, difficile da non sentire.
Vendo sentimenti, come ti dicevo non affidabile.
Mi nutro di cuori, dei tuoi pensieri, di ogni preda che risulti appetibile.
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