Occhi chiusi
Di gente che vive ad occhi chiusi ne vediamo tanta. Gente che non sa dove sta andando, che percorre la propria vita allo sbando. Ad occhi chiusi, come prima di un bacio, io la mia vita voglio viverla così.
Pregando Dio che ci siano le tue labbra ad aspettarmi, ad accogliermi una volta che avrò riaperto gli occhi. Come quando ti tuffi, prima d’impattare l’acqua. Non ho bisogno di sapere se sarà gelata o bollente, saprò solamente che mi sto immergendo nel tuo sguardo e questo mi basterà per non avere paura.
Uno sparo, che parte e ti fa chiudere gli occhi. Il tuo modo di regalarmi sentimenti nuovi. Di tirarmi addosso questa poesia che mi obblighi a vivere. Chiudendo gli occhi come in un sogno, dal quale non sai mai se sia giusto risvegliarsi.
E allora lasciatemi dormire, se tutto questo non fa parte del mio destino. Lasciatemi senza fiato, come dopo aver preso una botta alla testa. Preferisco non sapere cosa c’è di bello da vedere se una volta aperti gli occhi non ci sarà il sorriso ad aspettarmi.
Chiedetemi solo di lasciare indietro il mio passato, di mescolarlo con il suo e di poterlo chiamare futuro. Il destino a cui tutti siamo confinati, ciò che ci porta a non sapere cosa sta per accadere. Lasciatemi questo, solamente. La speranza di non saper guardare oltre se per sbaglio dovessi dimenticarmi come si vivono i sogni.
Perché le poesie non si possono leggere se stiamo ad occhi chiusi, ma se qualcuno ci regala la sua voce, nel buio, abbiamo modo di vedere meglio. Ed io ho scelto te, come mio nero in cui perdere l’immaginazione. Ho scelto la tua voce come destinazione, come guida nel più profondo abisso in cui voglio perdere il mio cuore.
Ad occhi chiusi, voglio viverti così.
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