Qualquadra non cosa
Cosa fai? Hai sbagliato a scrivere? No, semplicemente sono leggermente confuso, al punto che se qualcosa solitamente non quadra, questa volta qualquadra non cosa.
Perché è la confusione che mi provocano i tuoi occhi, a conoscerli poi due occhi così. Hai presente quando ti dicono “eh, le farfalle nelle stomaco…” e tu li guardi di storto, pensando: seh, le farfalle proprio.
Si, cazzo. Quella roba lì, che prima sfottevi tutti e poi sei tu in prima persona a non sapere da che parte guardare il tuo cuore. Come se fosse al rovescio. Manco te l’avessero spostato da dove lo tenevi di solito. Ti senti come quando ti spingevi un isolato più in là con la bici e non sapevi più come tornare a casa. Ricordi quella sensazione?
E poi passi il tempo a pensarci, a rimuginarci, a ripeterti che non sei il tipo, ti ci convinci quasi, a te queste cose mica possono capitare. Chi sei tu per farmi questo?
Ti butti ad ascoltare Come Mai degli 883, quanto tempo era che non l’ascoltavi?
I tuoi amici ti prendono in giro, a molti di loro neppure l’hai detto. Non hai il coraggio d’ammetterlo, non hai la forza per difendere quel sentimento che forse neppure volevi ma che alla fine ti piace.
Quanto è bello sorridere come dei dementi perché la persona che ci piace ci ha scritto? Non è stupefacente quanto un minuto di chiamata per dire solo: “ehi sei bella”, possa salvarti la giornata?
Io penso di si, o meglio, pensavo di si, poi di no, poi nuovamente di si… perché è un casino. Il cuore ogni tanto fa questo, disordine.
Qualquadra non cosa.
E magicamente anche una frase scoordinata come quella inizia ad avere senso. Incredibilmente ti senti assurdo, peggio di chi sbaglia i congiuntivi e neppure se ne accorge. Meglio di prima però, quando tutto sembrava quadrare ma in realtà non cosava per nulla.