La festa dei NON lavoratori
Quest’oggi a Torino si è svolto il consueto e non più pacifico corteo in occasione della festa del Primo Maggio.
Nonostante la pioggia sono stati numerosi i cittadini che hanno deciso di prenderne parte, sfilando così accanto al presidente della regione Piemonte, Chiamparino e al sindaco Chiara Appendino.
Come in ogni festa tutto sembrava procedere al meglio, poi c’è sempre quello zio o quel cugino che alza un po’ il gomito e succede qualche casino, no?
Proprio non ce la facciamo a partecipare con il solo scopo di farlo, dobbiamo far sempre vincere i nostri ideali su quelli degli altri.
Così la festa dei non lavoratori di Torino si è rovinata, perché ad un certo punto è sbucata una bandiera NO TAV e uno striscione con la scritta “Poletti infame”, attaccando così l’attuale ministro del lavoro eletto ai tempi del governo Renzi.
Tira di qua, tira di là, si è arrivati alle mani, come ad ogni festa dove si finisce per esagerare, no?
Così la polizia ha caricato alcuni manifestanti accusati di aver lanciato delle uova, così appunto, si è arrivati alla mani, giustamente.
Nulla di strano, ormai da queste parti ci siamo abituati.
Come siamo soliti vedere questa politica non lavorare per il popolo, d’altronde la nostra è una politica assetata di essere sempre presente e pronta a fare di tutto per non svanire, per non ritirarsi e per non venire meno.
Così si è rovinata la festa anche di Bersani e D’Alema, visto che il loro nuovo partito Articolo 1 sfilava oggi per la prima volta, proprio dietro al vecchio partito d’appartenenza, il PD.
Insomma, gli ingredienti per una festa perfetta ci sono stati tutti, il vecchio parente del Canada che torna a fare visita anche se aveva detto che non sarebbe più tornato, i due grandi organizzatori che si prenderanno tutto il merito e perfino il cugino che alza troppo il gomito e ne combina una delle sue.
Peccato fosse la festa dei lavoratori, ed alla fine, come sempre, sono stati quest’ultimi a rimetterci.