
Dentro una bolla
Se vuoi potremmo stare, dentro una bolla di sapone.
Isolati dal mondo, nessuno ci potrebbe toccare.
Rimanere a fluttuare, in preda alle correnti d’aria.
Fino a farcela mancare.
L’aria, nei polmoni.
Pieni di odori nuovi.
Scoprire altri colori.
Diversi sapori.
Lacrime al gusto di passione.
Piangere in silenzio.
Stare fermi ad aspettare, che il sole si scambi con le nuvole.
Tuonare.
Potremmo ridere a squarciagola.
Farlo sopra il tavolo.
Sul balcone o sotto la televisione.
Cambiare serie tv per farlo ancora.
Un nuovo episodio, un altro rewatch.
Dentro una bolla di cristallo.
Fragile agli urti.
Sbatterci addosso le ossa, sentirne il rumore.
Dentro una bolla fatta di parole.
Poesie che s’incastrano come le mani quando stai per venire.
E non pensare a niente.
Cancellare tutto.
Aspettare l’esplosione.
Sapere che tutto andrà distrutto.
Consapevoli, il cielo si farà brutto.
Farà male, de botto.
Tipo strappo, cerotto.
Ma sai?
L’ombra diventa sole, sempre.
Ti senti solo e certe volte sembra non andare bene niente.
Passi giorni in cui hai vinto tutto, molti da perdente.
Forse non lo sai, perché ste cose le capiscono gli altri.
Noi, mai.
Noi-altri.
Dove finisce la pace, cominciano i guai.
Dentro una bolla fatta di sogni.
Di quelli belli.
Simili ai tuoi morsi.
Lasciano sulla pelle, di-segni.
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