
Di sicuro Seta di Alessandro Baricco è un libro che non avrei mai scelto e infatti, così è stato. Eppure Seta è un libro breve, ma potente.

Lo scambio dei libri
Tutto è nato con uno scambio di libri. Sabato 28 Dicembre con alcuni dei componenti di The Giornale siamo andati al bowling. Oltre a confermare, per l’ennesima volta, la mia parziale incapacità in questo gioco, ci siamo scambiati dei libri. Ognuno ha portato un romanzo a cui è particolarmente legato, più o meno impacchettato e l’ha donato agli altri. Quel giorno, a estrazione, mi è capitato proprio Seta di Alessandro Baricco. Inutile raccontare la mia delusione per questo libriccino di sole 100 pagine. “Almeno lo finirò in fretta” mi sono detta. Zero aspettative e, invece, mi ha colpito.
Il libro
Non ho mai letto niente di Alessandro Baricco, quindi, non posso fare confronti. Il tipo di scrittura è un po’ particolare: ci sono tantissime frasi corte e molti paragrafi vengono ripetuti identici più di una volta. Suppongo che questa tecnica di scrittura serva per aumentare l’aspettativa e l’attesa nel lettore. Inoltre, Baricco in 100 pagine ha dato voce a due questioni su cui mi sono sempre interrogata.
La trama
Il libro è ambientato alla fine del 1800. Ha come protagonista Hervè Joncour che si occupa del commercio dei bachi da seta. È sposato con Hélène e non hanno figli. A un certo punto, per motivi lavorativi, decide di intraprendere un viaggio in Giappone, che allora era considerato un paese alla fine del mondo. Là si innamora di una donna, che però non è giapponese. Non si scambiano mai mezza parola, si guardano solamente, eppure, in qualche modo, riesce a entrare nel cuore di Joncuor.
L’altra donna
Com’è possibile che il protagonista, legato a Hélène da tanto tempo, si invaghisca di una donna appena conosciuta? È ammissibile provare qualcosa per qualcuno che hai visto una volta soltanto?
È normale che dopo tanti anni che si sta insieme il sentimento cambi e la passione diminuisca, è anche possibile sentire attrazione fisica per qualcun altro.
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Solo curiosità o c’è dell’altro?
Si è spinti ad agire solo dalla curiosità o c’è dell’altro? Ormai la persona con cui stiamo da anni la conosciamo a memoria e questo alcune volte ci può annoiare, sembra quasi che nulla ci possa più sorprendere. Magari ci dimentichiamo di quanto sia bello conoscere l’altro così a fondo, del perché ci siamo innamorati proprio di lui/lei. Qualche volta è veramente solo attrazione per qualcosa di nuovo, altre volte, invece, la motivazione può essere più profonda.
Ci sono coppie che stanno insieme per noia, abitudine o perché entrambi si sono accontentati. L’amore di fondo in queste situazioni o non c’è o è unilaterale e quindi è chiaro che chiunque si avvicini può diventare un pericolo per la coppia. E so che ognuno di noi, nella propria cerchia, ha o ha avuto una coppia del genere, quella che ogni volta che la vedi ti chiedi “Ma perché continuano a stare insieme?“
L’ultima scelta resta sempre e solo a noi
Credo che ognuno di noi sappia in cuor suo la verità. Sa se l’amore non ci è mai stato e si è esaurito. Di sicuro abbiamo sempre la facoltà di scegliere cosa è meglio per noi. Se una storia è finita, allora sarebbe meglio lasciarsi, se alla fine quello che ci attrae è solo la novità, domandiamoci se ne vale la pena rovinare tutto per qualcuno che non amerà mai i nostri difetti.

La seconda scelta
Dall’altra parte c’è Hélène, che non ci mette molto a intuire come stiano veramente le cose. Sa benissimo che nel cuore di suo marito c’è anche un’altra donna, eppure non fa molto, nessuna scenata di gelosia, nessun gesto avventato. Si limita ad aspettarlo dopo ogni suo viaggio. Sicuramente una donna nelle sue condizioni alla fine del 1800 non aveva tutte queste scelte, ma Hélène si comporta in modo esemplare.
Leggendo il libro, mi sono chiesta cosa avrei fatto al posto suo. Di sicuro non avrei sfoggiato il suo autocontrollo e molto probabilmente, essendo nel 2025, avrei lasciato il mio compagno/ fidanzato.
Molte volte si è disposti a tutto pur di salvare una storia
Eppure molte volte le persone sono disposte a tutto pur di salvare la relazione o quello che ne resta. Accettano il tradimento e la consapevolezza anche di non essere la prima scelta.
Hélène nel racconto non ha la possibilità di scegliere, è comunque una donna del suo tempo, ma noi sì, possiamo scegliere di meritarci di meglio. Possiamo scegliere un amore migliore, possiamo scegliere di essere la prima scelta, anche quando amiamo ancora, anche quando è difficile.
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Seta è un libro breve, ma potente
Seta è un libro breve, ma potente e ci insegna che non bisogna mai giudicare dalle apparenze, perché 100 pagine possono bastare per trasmettere qualcosa di importante.