È arrivato “Works” di Helmut Newton alla GAM Torino! La Gam, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, apre la stagione 2020 ospitando 68 iconici scatti di Helmut Newton, uno dei fotografi più controversi e amati di sempre, forse il più famoso fotografo di moda di tutti i tempi.
Le immagini, provenienti dall’imperdibile collezione della Helmut Newton Foundation di Berlino (se avete in programma una visita alla capitale tedesca…fuori le agendine!) ripercorrono la sua lunga carriera dagli anni 70 fino al 2000.
“Non mi interessa il buon gusto. Mi piace essere l’enfant terrible.”
Stabilitosi a Parigi all’inizio degli anni 60, si è sin da subito guadagnato le copertine delle riviste patinate più famose, Vogue e non solo, stravolgendo negli anni il concetto di donna ed esposizione del corpo femminile. Le immagini dell’enfant terrible della fotografia sono potenti nella loro fredda eleganza, perlopiù in bianco e nero, vi predominano pose plastiche e corpi nudi; guardandole è impossibile non rimanerne affascinati.
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Le donne, ritratte sempre in posizioni di dominio, sono le protagoniste indiscusse dei suoi lavori, tanto negli scatti ambientati in alberghi lussuosi e grattacieli, quanto in quelli nei set del suo garage di Monaco. Al suo tempo contestato e tacciato di sessismo per i suoi scatti sempre più provocatori , Newton negli anni si è decisamente guadagnato il suo spazio fra l’olimpo degli artisti più famosi di tutti i tempi.
“Fotografo ciò che mi attrae, le cose che trovo interessanti o belle – il tipo di mondo che vorrei. Non è il mondo in cui vivo.”
Ma la figura di Newton non è legata solo al mondo dell’haute couture e del nudo: fra le sue opere troviamo infatti anche numerosi ritratti e non solo, come la celebre immagine per Vogue Francia in cui viene pubblicizzata una catenella direttamente dalla figura a raggi X di un piede. Anche soggetti illustri sono numerosi: si parte da uno scatto di Andy Warhol del 1974 per arrivare fino al 2000, con un potente ritratto di una Leni Riefenstahl ormai anziana.
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Lungo il percorso incontriamo personaggi come Gianni Agnelli, Paloma Picasso, Catherine Deneuve, Anita Ekberg e Gianfranco Ferrè. A Claudia Schiffer, una delle muse dell’artista, sono dedicati alcuni dei pochi scatti a colori dell’esposizione; è la sua figura avvolta in un tubino rosso ad accogliere il visitatore al suo ingresso.
“Se un fotografo dice che non è un voyeur, è un idiota.”
La retrospettiva, suddivisa in quattro sezioni, riesce a rendere lo spirito espressivo di Newton in maniera omogenea, spaziando con abilità dalla fotografia di moda alla ritrattistica, anche se al suo interno risultano forse grandi assenti alcuni degli scatti che a cavallo fra gli anni 70 e gli 80 hanno creato scalpore per i loro riferimenti al mondo dell’erotismo e del sadomaso.
Helmut Newton, con le sue immagini, è riuscito a ritrarre i lati più segreti dell’alta società, mischiando eleganza e sottili perversioni, bellezza e decadenza. Tutto ciò, facendo apparire i suoi soggetti come delle icone, rappresentandoli con contrasti decisi e giochi di luci studiati alla perfezione.
Helmut Newton a Torino è quindi un’occasione imperdibile per scoprire – o riscoprire – un grande artista che con le sue opere ha contribuito a scrivere la storia della fotografia e, perché no, magari anche una scusa per concedersi una visita alle meravigliose collezioni permanenti della Gam.
“Works” di Helmut Newton alla GAM di Torino: orari e mappa
Fino al 3 maggio 2020
Da martedì a domenica 10.00 – 18.00
Lunedì chiuso.