Caro Cuore
Caro Cuore,
come stai? Era da un po’ che non ti scrivevo, perso tra i miei guai.
Sembra passata una dall’ultima volta che ci siamo sentiti ed ora ci ritroviamo un po’ cambiati. Ti ho affidato tutti i miei sogni ricordi? Anche i miei preferiti.
Adesso mi chiedo dove siano finiti.
Li ho messi a lavare, sono usciti sbiaditi. Li ho divisi con altri cuori, simili a te, me li hanno rubati.
Caro Cuore, ti scrivo perché ogni tanto mi chiedo se ancora ci sei. Esattamente non saprei, dov’è che stai? Poco più a destra rispetto alla sinistra. T’immagino incastrato tra costole e polmoni, voglioso di venir fuori. Di essere accarezzato.
Pensavo di poter andare a tempo, come te, in una danza fatta di baci e corse in prati. Ho creduto che si, ci saremmo persi, ma poi ritrovati. Ho sperato d’incontrarti per strada, con le busta dalle spesa o seduto su una panchina a leggere.
“Ho un sorriso, non è che me lo puoi reggere?”
Invece chissà dove ti ho lasciato, chissà su quale comodino, chissà s’ero già grande o ancora bambino.
Sento questo vuoto nel petto, quello che vedo ogni tanto negli occhi di chi mi abbraccia, di chi ti prende il cuore e poi te lo straccia.
Continuerò a cercarti, mio caro Cuore.
Te lo prometto. Ti sto tenendo da parte ogni desiderio che nascondo, ogni mio difetto. Sto continuando a disegnare mondi che poi ti voglio mostrare, scrivere storie che prima di andare a dormire ti voglio raccontare.
Così da sentire di nuovo che ci sei, rosso come il cielo, azzurro come il sangue. Sentire che sono pieno, colmo di te.
Come quel sorriso che da quando non ci sei, non so più dov’è.
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