Qual è, allora, il razionale per discernere tra l’essere ipocondraici ed il non esserlo?
Ma cos’è l’ipocondria?
Secondo il famoso manuale, viene catalogata tra i disturbi da sintomi somatici anche se in realtà nell’ipocondria i sintomi non sono presenti, infatti questo è uno dei punti fondamentali per la diagnosi, insieme a:
- Attuare eccessivi controlli o evitare di farli
- Presenza di preoccupazione di avere o contrarre una malattia da almeno 6 mesi
- Presenza di un elevato livello di ansia per la salute
Si è o si diventa ipocondriaci?
Si è notato che la maggior parte delle persone affette da Ipocondria, hanno dovuto affrontare, nel loro vissuto, un evento traumatizzante riguardante la propria salute o quella altrui, soprattutto di persone care o a loro molto vicine, più facilmente in età infantile.
Questo evento ha, attraverso meccanismi di difesa, sviluppato un atteggiamento ipocondriaco che andrà a modificare il modo di affrontare il mondo esterno e quello interno.
In alcuni casi provoca un eccesso di responsabilità nei confronti di se stessi con un unico fine: sopravvivere, vivendo in modo prudente.
Ipocondria: una malattia o una fobia?
Il rischio di avere una malattia è l’evento fobico dell’ipocondria, provate a pensare alla vostra peggior paura ed averla attaccata a voi 24 su 24.
La domanda quindi sorge spontanea:
Si guarisce dall’Ipocondria?
La Terapia Cognitivo-comportamentale fa proprio questo, da gli strumenti per poter imparare ad affrontare la propria paura.