CD graffiati
Siamo come CD graffiati, balbuzienti note d’amore che strillano dal nostro cuore dopo l’ennesima cicatrice andata a male, dopo l’ennesimo graffio che non si sa ricucire.
CD rovinati che nello stereo della macchina si bloccano, come gli occhi di una donna che non sa cosa dire davanti a due labbra pronte a baciarla. La paura che mette in disordine il silenzio e lo muta in urla mai gridate.
Occhi scheggiati da lacrime che bruciano sulle tue guance abbandonate da carezze svanite nel buio di una notte ancora troppo giovane.
Chi può mai sognare d’avere al suo fianco un CD-ROM incapace d’emettere il suono desiderato? Chi mai può aggiustare la musica che hai dentro se non sei più capace di farla sentire a nessuno?
Allora ti nasconderai dalle casse, infondo alle costole, tra i polmoni neri di fumo ed un maglione dimenticato a casa tua, capace di regalarti ancora il suo profumo. Aspetterai nel buio che una mail promozionale accenda il tuo cellulare, arrivando ad illuderti che fosse un suo messaggio d’amore.
Resterai graffiata al punto che non saprai neppure che titolo avevano dato alla tua playlist. NoNome, senza nome, senza autore.
Poi inveterano gli mp3, gli iPod e Spotify; ed i CD non se li cagherà più nessuno, figurati i CD graffiati. Diventerai vintage, qualcosa di bello da guardare ma raramente difficile da utilizzare. Mio cuore, sarai questo, capace di fare ma impossibilito nel farlo.
Finché un giorno, un collezionista, un vecchio appassionato o un bambino sfortunato con le tasche rotte, ti troverà rovistando nell’angolo di una soffitta abbandonata e ti porterà a casa con sé. Proverà ad ascoltare i tuoi suoni, cercherà di cogliere le tue note, ormai finite per essere sconosciute a tutti, ma non a lui.
Lui saprà cogliere la bellezza di quel tuo essere rovinato, ti sceglierà come suo preferito tra un milione di CD graffiati.