In questo post si parla di politica, non di partiti. Sono i partiti che fanno odiare la politica, con truffe e privilegi vari. Invece la politica è tutt’altro, è la scienza volta ad amministrare e dirigere la vita pubblica nel rispetto della comunità. I nostri genitori, nei decenni, hanno saputo riconoscere i politici, quelli veri. Noi invece – generazione di fenomeni, come cantavano gli Stadio – poco ci capiamo. Di giovani in politica se ne vedono sempre meno, ma non è tanto l’assenza di impegno civile che preoccupa, quanto piuttosto lo scoraggiamento nei confronti dell’impresa comunitaria, che va a risolvere in una ripudiante ignoranza – in senso stretto – decostruttiva e dannosa.
Ed ecco una minuta mostra dedicata ad Alcide De Gasperi, in quel del Polo del 900 (Via del Carmine, 14 – dal 19 aprile al 30 giugno 2017), dichiara sin dalla prima tappa di essere fatta «dai giovani, per i giovani». E chi sono questi pazzi? Un gruppo di ventenni romani coordinati dalla figlia dello statista Maria Romana De Gasperi che per un progetto universitario ha deciso di rielaborare le esperienze più significativi della vita del politico (qui il video di presentazione).
Il primo Presidente del Consiglio dei Ministri della (neonata) Repubblica Italiana, nella mostra «Il coraggio di costruire» è rappresentato sotto diverse sfaccettature: è il simbolo del fare politica in modo onesto, oltre che dell’arte di governare una comunità: una capacità tutt’altro che assodata; è il rappresentante del valore etico e morale (Democrazia Cristiana) del servizio alla comunità – smarrito nella ‘dittatura del presente’ dominata dall’individualismo e dall’egoismo; ed infine è un uomo, con le proprie ambizioni, amori e paure, che ha avuto il coraggio di sognare.
Ecco, questi ragazzi curatori sono un esempio da seguire, al fine di ritornare a sognare un mondo più giusto, più libero, più etico, più morale e via dicendo, perché non siano solo le stesse belle parole aride della televisione.