L’ultima cosa a cui penso quando preparo un puntata di Caffè Sospeso è il titolo.
Prima c’è da fare un recap su cosa ci siamo detti la settimana prima, recuperare i contributi audio, etc etc. Quando oggi ho pubblicato l’episodio mi sono ritrovato a scegliere. Lasciare andare è stato il titolo che più mi è sembrato corretto.
Come un vaso di Pandora mi ha fatto tornare in mente una vecchia canzone di un gruppo bergamasco, La Famiglia Rossi: “Fidarsi è sfasciare le regole e lasciarsi andare…“
Così ora ho un rimpianto. Sarebbe bastata questa canzone per indicare la via di una puntata che è stata più complicata del previsto da scrivere.
Alla fine questo verso, “Fidarsi è…” si sovrappone in maniera perfetta alle storie che abbiamo raccontato questa settimana.
C’è Imma che ha raccontato, con non poca nostalgia, di un sogno che ha lasciato andare. E nello sterminato archvio degli sliding doors del mondo abbiamo trovato quello di Bruno Conti. (A proposito, nella puntata parliamo di MLS come campionato di Baseball. Lo sappiamo, è MLB – n.d.r.)
L’importanza di lasciare andare
Cosa hanno in comune queste storie e la frase della Famiglia Rossi? Aver lasciato andare ed essersi fidati di scelte che forse sembravano impopolari.
Se fossimo su un profilo Instagram che tratta la salute mentale con la stessa facilità con cui si parla della ricetta della carbonara vi diremmo che questo è un assioma: se vuoi, puoi e queste storie ne sono la dimostrazione. Ma visto che non vendiamo fumo sappiamo benissimo che nella vita non basta volere una cosa, serve tanta fatica, fortuna e la capacità, ovviamente, di lasciare andare.
Un concetto non banale
Una puntata in cui con tutta la forza del mondo abbiamo cercato di evitare di essere ottimisti con i problemi degli altri. Schivando la faciloneria, che, diciamocelo, in un podcast come Caffè Sospeso è sempre dietro l’angolo.
Lasciare andare è un concetto incline a essere banale se trattato con superficialità.
In questa puntata ci siamo impegnati per evitare di esserlo, che come dice il poeta Agnelli è immorale.
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Se volete sapere cosa hanno in comune Imma, quando non è impegnata a bere in Borgogna, Nando Martellini che urla “Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo” e Glauco di Boris dovete ascoltare la puntata di Caffè Sospeso.
Senza dimenticare di mettere un bel segui e una recensione di 5 stelline.
