26 Aprile 2024
Attualità

Come annoiarsi meglio: perché la noia è utile all’uomo?

L’essere umano ha molteplici paure; una di quelle più pericolose è la paura di annoiarsi. L’uomo è letteralmente terrorizzato dalla noia ma, forse, bisognerebbe imparare a trarne dei grandi insegnamenti; sarebbe importante imparare ad annoiarsi meglio, per prendere consapevolezza di una grande verità: la noia è utile all’uomo. Senza, infatti, non potrebbe vivere.

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Cosa significa annoiarsi?

Il dizionario Treccani definisce la noia come “senso di insoddisfazione, di fastidio, di tristezza” e già da tale definizione è evidente che c’è qualcosa che non quadra. Alla noia viene associata una connotazione del tutto negativa, imposta dalla società odierna, poco veritiera e poco congrua con ciò che realmente rappresenta, ovvero una grande opportunità per l’essere umano. 

Nella definizione più semplice, si potrebbe dire che la noia altro non è che uno stato d’animo. L’essere umano è un agglomerato di stati d’animo, che si alternano continuamente. Contentezza, gioia, tristezza, rabbia e, a volte, anche la noia è necessaria per una sana sopravvivenza e mantenimento del proprio essere. 

La noia ha origine nella mancanza di attività: il cosiddetto “non avere nulla da fare”. Ma perché è considerato un male sociale?



Perché la noia non fa male all’uomo?

Nell’antichità, e nelle filosofie orientali, l’ozio era un aspetto fondamentale della vita sociale. Si mangiava, si beveva e si oziava. L’ozio si contrapponeva alla vita di affari ed era considerato, dunque, un momento di alto benessere, un lusso che non tutti potevano concedersi. 

Nel Ventunesimo secolo oziare non è più possibile. Certo, non esiste una legge che lo vieti, ma pare essere diventato un vero cancro sociale da evitare ad ogni costo, quasi come se oziando si stesse commettendo un reato. 

Il reato in questione è il furto: furto di tempo

Ma furto di tempo, per chi? E soprattutto a chi?

La digitalizzazione, i social network, il lavoro in smart working, il tempo che si dimezza, correre verso obiettivi sempre nuovi, mai fermarsi, scalare le vette e non arrendersi, nemmeno quando ci si trova sulla punta più alta. Osservare il panorama sembra non essere mai concesso, in questa società sempre di corsa. 

Annoiarsi non fa bene perché si perde tempo prezioso, in cui si potrebbero scalare altre due, tre, forse anche quattro vette. 

È giunto il momento di ammettere che la noia è necessaria, tanto quanto gli altri stati d’animo, e non lo dico io, lo dice la scienza. 

La noia, infatti, è fondamentale per stimolare la creatività nell’uomo. 

la noia è utile all'uomo

Noia e altri rimedi per non perdere la propria creatività

Non è un caso se, nonostante i gravissimi danni apportati alla società e all’economia mondiale, questa pandemia di Covid19 abbia portato con sé un altissimo tasso di licenziamenti, di vite che, all’improvviso, si sono reinventate e rimesse in gioco, di persone che sono ripartite da zero. 

La frenesia della quotidianità azzera il pensiero e la capacità critica. Non si ha mai tempo di entrare in contatto con noi stessi, di chiederci come stiamo, cosa vogliamo, di affrontare i nostri successi, gli insuccessi, i traguardi e ciò che ci ha fatto stare più o meno bene o male. 

Annoiarsi può significare anche ascoltarsi. Trovare un punto di incontro con il proprio essere interiore e, soprattutto, stimolare la propria creatività

Per questo una semplice passeggiata, disconnettersi dal telefono, dai social network, può aiutare a guardare in senso lato le cose, può spingere a perdersi nei propri desideri, nei propri sogni, trovando la soluzione anche ai peggiori dilemmi. 

Per questo, molti educatori, consigliano di lasciare ai bambini dei momenti per annoiarsi, semplicemente questo: noia, noia e ancora noia. Solo così la loro capacità creativa sarà più stimolata, e non annientata dai milioni di stimoli, di impegni sportivi e scolastici a cui sono continuamente sottoposti e che potrebbero spegnere la loro innata vena creativa.

Come si fa ad annoiarsi meglio?

Certo, è facile da dire, ma non è così semplice trovarsi faccia a faccia con la noia, non sapere cosa fare e come, per tenderle la mano e affrontarla. 

Allora, è necessario capire come imparare ad annoiarsi meglio. 

Non esiste un manuale, ma esiste una verità assoluta, innegabile e indiscutibile: non si può riempire un momento di noia, con altri stimoli, sarebbe controproducente. 

La noia va accolta, abbracciata, goduta e assaporata. Cercare uno stimolo esterno per riempire forzatamente un momento di noia porterà ad un solo risultato: una noia ancora peggiore, che potrebbe generare una sensazione di improduttività e malessere ancora più grande. 



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Se la noia ti assale, tu lasciati assalire 

Se si presenta l’occasione, non resta che entrare in contatto con noi stessi. Evitare di vivere la noia come una paura è il primo passo: non lasciarsi prendere dallo sconforto, dai sensi di colpa che “si potrebbe fare qualcos’altro, qualcosa di più”. 

È consigliabile non pensare al futuro, nemmeno a cosa mangiare a cena. Il momento importante è “adesso” , l’unico che conta è il momento in cui ci si sta annoiando, che non significa stare a fissare il muro in attesa di un miracolo di riconnessione con se stessi, significa dare spazio alla propria fantasia

Scrivere, disegnare, dipingere, fare una passeggiata, ascoltare una canzone, meditare… 
Se l’amore è l’apostrofo rosa tra le parole t’amo, la noia è l’apostrofo tra le parole m’ammazzo di fatica ogni giorno, lasciatemi godere del diritto di non fare nulla, anche se fosse solo per un’ora.

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