15 Maggio 2025 21:44
Uomini e topi di John Steinbeck

Schiavitù, disturbi mentali, misoginia e razzismo: questi sono i temi affrontati in Uomini e topi, capolavoro letterario di John Steinbeck. Un pezzo di storia americana spesso dimenticata che l’autore ci restituisce con una scrittura magistrale e al tempo stesso essenziale, capace di trasportarci nella realtà rurale e povera della California degli anni ’30.

Fattoria - TheGiornale
Foto da Pexels di Paxabay

La trama di Uomini e topi di John Steinbeck

Uomini e topi è la storia di due amici, George Milton e Lennie Small, in viaggio per la California alla ricerca di un lavoro in un ranch, dopo essere fuggiti da quello in cui già lavoravano a causa di un terribile incidente provocato da Lennie.

George rappresenta la parte razionale della coppia: intelligente, astuto e estremamente protettivo nei confronti del compagno di viaggio.

Lennie, invece, è un bambino nel corpo di un uomo grande e grosso, segnato da un disturbo mentale che lo rende ingenuo e imprevedibile.

Qual è il sogno dei due amici?

Lennie e George sognano di mettere da parte abbastanza denaro per poter sfuggire la condizione di schiavitù a cui sono costretti lavorando nelle fattorie, per poter avere un pezzo di terra tutta loro dove vivere quella vita libera e felice.
Un sogno che George vede ogni volta infrangersi per mano di Lennie, la cui ingenuità lo rende involontariamente pericoloso.

Lennie ama “carezzare” le cose morbide, come la seta del bel vestito indossato dalla donna del ranch da cui erano stati costretti a fuggire. Come il topolino e il cagnolino morti per la troppa forza con cui li coccolava.
Oppure, come accadde nel nuovo ranch con la cotonata chioma della moglie di Curley (irritante figlio del padrone) a cui Lennie, nel tentativo di trattenerla per i capelli, spezzò il collo con la forza del suo pugno, provocandone la morte.

Inizia così la caccia all’uomo da parte dei braccianti del ranch che, infuriati, urlano alla morte di Lennie.

George, purtroppo consapevole che prima o poi questo momento sarebbe arrivato, sa esattamente dove l’amico sarebbe andato a nascondersi lo raggiunge prima degli altri.

Un finale atroce che nasconde però un velo di tenerezza: sarà George a sparare alla testa di Lennie mentre, con le lacrime agli occhi, gli racconta ancora una volta la favola a cui, da molto tempo, aveva ormai smesso di credere:

Un giorno…avremo messo insieme i soldi e ci sarà una casetta con un pezzo di terreno e una mucca e i maiali e…[…] e terremo i conigli. Va avanti, George! Di quel che avremo nell’orto e i conigli nelle gabbie e la pioggia d’inverno e la stufa; dì come sarà spessa la panna sul latte che non lo potremo tagliare. Dì tutto questo, George.”

E così Lennie trovò la sua libertà, quella che George, forse, non avrebbe mai raggiunto.


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Temi principali di Uomini e topi: schiavitù, disturbi mentali, misoginia e razzismo

I temi affrontati da John Steinbeck in Uomini e topi sono di grande rilevanza sociale e riflettono le difficoltà di un’America segnata dalla povertà, dalla discriminazione e da profonde ingiustizie.

Il tema della schiavitù

Uomini costretti a vivere in condizioni di schiavitù estrema, ammassati in minuscole baracche fornite del minimo indispensabile per vivere, lavorando senza sosta sotto il cuocente sole della California..

A poca distanza abita il padrone del ranch in condizioni ben diverse, mentre, appena più in là, insieme alle bestie, i braccianti che si prestano ai lavori più sfiancanti per qualche dollaro da spendere in alcol e prostitute.
Si tratta di uomini accomunati dal grande sogno americano che promette prosperità e benessere in cambio di impegno, costanza e fatica.

Un sogno, però, che pochi riescono a raggiungere, decidendo così di affogare quel senso di impotenza e solitudine in bar e bordelli.

California rurale - TheGiornale
Foto da Pixabay

Malattia mentale, misoginia e razzismo

Il grande e grosso Lennie, la frizzante moglie di Curley e il cinico bracciante afroamericano Crooks sono simbolo emblematico delle altre amarissime tematiche trattate da Steinbeck all’interno del suo racconto.

Lennie Small, affetto da un qualche disturbo mentale, è guardato con diffidenza dai suoi compagni, insultato apertamente per i suoi comportamenti, ma sempre fedelmente difeso dal caro amico George.

La bella e bionda donna, sposata con il prepotente Curley e trascinata nella sua realtà, ha abbandonato i suoi sogni di successo per il matrimonio, ritrovandosi così a vagare sola e annoiata per il ranch.
La sua ricerca di innocente compagnia viene però scambiata dai braccianti come una mancanza di rispetto nei confronti del marito e come una volgare richiesta di attenzione, inducendoli a evitarla e giudicarla male.

Una donna che ha rinunciato a tutto per amore costretta però alla solitudine.

Infine Crooks, esiliato e allontanato dagli alloggi degli altri uomini per il colore della sua pelle.

Perfettamente consapevole della discriminazione che è costretto a subire, si è abituato alla solitudine facendosi compagnia con qualche buona lettura.

Un uomo cinico, il cui desiderio di uguaglianza si infrange con la cruda realtà.

povertà - The Giornale
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Perché leggere Uomini e topi?

Uomini e topi è la struggente storia di un’amicizia costruita sui valori della fratellanza e della lealtà, nonostante le difficoltà che la mettono più volte a dura prova.

È una parte di storia americana, quella più triste e troppo spesso trascurata.

È il senso di abbandono e di solitudine vissuto da ogni singolo uomo e ogni singola donna che ha dovuto fare i conti con la diversità.

Poche pagine che racchiudono una serie di temi universali e attuali che John Steinbeck racconta attraverso una scrittura semplice, lineare e dialoghi profondamente umani, capaci di farti provare la straziante illusione di una libertà irraggiungibile.

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