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Il Parco d’Arte Vivente (PAV) è un centro sperimentale d’arte contemporanea. Situato a cavallo tra periferia e centro cittadino resta un tesoro nascosto tra i musei di Torino, accanto agli edifici AMIAT dove la parola chiave è interazione.
Parco Arte Vivente: la storia del museo
Il progetto nasce nel 2007 come parte dell’iniziativa di trasformazione dell’ex area industriale FRAMTEK che produceva parti d’auto per la FIAT, azienda firma della città. La filosofia del progetto è il connubio arte-natura. L’edificio, a pianta semi-ipogea, viene per questo ideato come una “cellula ottagonale” inserita in un’area verde organizzata in sette atelier.
Il percorso di esposizione permanente creato dall’artista Piero Gilardi, denominato bioma, si suddivide in sette moduli. Alcune sezioni sono intervallate da spazi meditativi e aree di esposizione per mostre temporanee o creazioni nate da attività di collaborazione artisti-utenti. L’accesso si struttura come un corridoio-serra che introduce al tema della vegetazione.

Arte e ambiente un matrimonio felice
Il richiamo alla natura è un elemento portante del progetto a molti livelli della sua realizzazione. Partendo dalla struttura della sede, realizzata con materiali ecologici e applicando tecniche di bioedilizia, per arrivare alle tematiche delle installazioni artistiche ed esposizioni che sfruttano le mille sfaccettature della biologia per creare contenuti originali e creativi.
Molte sono le attività didattiche organizzate per bambini e ragazzi. Un’agenda sempre piena che dimostra il successo del progetto.
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Arte interattiva: al PAV un’esperienza unica
Il rapporto artista-spettatore che si sperimenta al PAV ha una sua unicità. A partire dai più piccini, gli utenti hanno la possibilità di toccare le opere esposte. Inoltre, l’intero percorso dell’esposizione permanente, il bioma, è studiato per far creare l’opera allo spettatore attraverso l’effetto della sua interazione tattile, visiva o sonora con i materiali. Un ottimo esempio è dato dall’istallazione energie invisibili che prevede l’interazione corporea per generare eventi di trasformazione proiettati come effetti visivi su uno schermo a muro. Si creano in questo modo opere artistiche temporanee e del tutto personali per ogni visitatore.

Il prezzo dei biglietti è anche accessibile con una tariffa intera a soli 6 euro, una tariffa ridotta a 4 euro e completa gratuità per bimbi, senior e altre categorie indicate sul sito.
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Le mostre temporanee: la proposta attuale
Dall’8 Marzo al 27 Aprile 2025 il PAV ci presenta la mostra Il teatro della prova, esplorazioni tra arte e scienza promossa e curata dalla Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Montelibretti di Roma. Il progetto nasce dall’idea di rappresentare il cambiamento climatico con i suoi disastri e le strategie per contenerlo. “Contaminazioni” diventa una delle opere emblematiche di questo percorso raccontandoci il “sacrificio” delle piante usate come metodo alternativo per la riduzione delle contaminazioni del suolo con metalli pesanti, PFAS e arsenico. Radici, foglie e fiori sono infatti in grado di accumulare i contaminanti che assorbono dal terreno riducendone il contenuto.

Aree verdi, progetti e attrazioni al Parco Arte Vivente
Gli spettatori del PAV hanno la possibilità di continuare la loro esperienza anche all’aperto, opzione particolarmente piacevole per le giornate di primavera e inizio estate.
Le aree esterne si suddividono in due location: un tetto verde realizzato con riporti di terreno che creano una vera e propria collina in corrispondenza della serra d’ingresso e il parco perimetrale ricco di installazioni e progetti in corso.
Nel parco, oltre all’iconico Trèfle, l’enorme aiuola a trifoglio dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) si possono trovare numerosi progetti in progress tra cui un impianto di apicoltura con tanto di produzione propria di miele in vendita nel gatdget shop.
Che dire, il PAV saprà intrigarvi in molti modi. Vale la pena una visita sotto questo splendido sole primaverile.