
La violenza di genere è un problema che riguarda tutti noi, poiché rappresenta una grave violazione dei diritti umani. Colpisce milioni di persone in tutto il mondo, al di là del loro status sociale, etnia o religione. Ecco a voi una lista di libri sulla violenza di genere da leggere.
L’articolo 3 della Convenzione di Istanbul del 2011 sancisce tutte le forme di violenza di genere, tra cui l’abuso fisico, psicologico, sessuale ed economico. È fondamentale riconoscere ogni forma di violenza senza giustificazioni o minimizzazioni.

I temi dei libri contro la violenza di genere
In un contesto vasto, è facile imbattersi in definizioni che non rendono giustizia ai temi trattati. In questo articolo vi proponiamo una selezione di cinque libri che affrontano le questioni legate alla violenza sulle donne, alla violenza di genere e alla violenza LGBTQ+.
La violenza sulle donne rappresenta una delle forme più diffuse di violenza di genere, comprendendo abusi fisici, sessuali e psicologici. Questa problematica è spesso radicata in una cultura di disuguaglianza, che porta a rapporti di potere sbilanciati tra uomini e donne.
La violenza di genere, invece, abbraccia tutti i tipi di abusi basati sul sesso e sul genere, colpendo non solo le donne, ma anche gli uomini e le persone che non si conformano al binarismo di genere. Si fonda su pregiudizi e stereotipi legati alle aspettative di mascolinità e femminilità, e può avere conseguenze devastanti a livello fisico, emotivo e sociale.
Infine, la violenza LGBTQ+ riguarda le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer. Le vittime di questa forma di violenza sono spesso soggette a discriminazione e pregiudizi, che si manifestano in abusi fisici e psicologici, sia da parte di individui che della società nel suo complesso.

5 Libri sulla violenza di genere
La violenza di genere è un fenomeno complesso che può manifestarsi in forme diverse, come la violenza fisica, psicologica, sessuale ed economica. I cinque libri selezionati affrontano questi temi da prospettive diverse, ma c’è un punto in comune che li unisce: l’importanza di riconoscere ogni vittima come tale, senza alcuna distinzione. A prescindere dal sesso, dall’orientamento sessuale o dalle circostanze sociali della persona, ogni forma di violenza deve essere riconosciuta e condannata. Come affermato nell’articolo 3 della Costituzione italiana, “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge”, un principio che impone che ogni vittima riceva la stessa attenzione, rispetto e giustizia.
1. Non è un paese per donne
Non è un paese per donne è un libro scritto dalla giornalista e attivista Francesca Rean, che affronta il tema della violenza di genere in Italia. Il titolo richiama l’idea che in molti contesti, le donne continuano a vivere in una società che non le protegge e che spesso minimizza le loro esperienze di abuso, discriminazione e violenza.
Nel libro, Rean racconta storie di donne che hanno subito violenze fisiche, psicologiche e sessuali, ma anche di quelle che combattono quotidianamente per far valere i propri diritti e lottano contro un sistema che spesso tende a giustificare la violenza maschile o a ignorare le sofferenze delle vittime.
L’autrice critica la cultura patriarcale che permea ancora la società italiana, dove la violenza sulle donne è spesso vista come un fenomeno isolato, piuttosto che come un problema sociale radicato. Il libro offre anche una riflessione sulle difficoltà nel denunciare e ottenere giustizia, affrontando la responsabilità collettiva nella lotta contro la violenza di genere. È un testo che invita alla consapevolezza e all’azione, esortando al cambiamento culturale per garantire che le donne siano rispettate e protette ovunque.
2. Ho detto no
Ho detto di no di Chiara di Cristoforo mette in evidenza l’importanza della solidarietà, del supporto sociale e dei percorsi legali e finanziari che possono aiutare a superare la violenza. L’autrice riconosce che per affrontare queste tematiche sia necessario, in primis, un cambiamento culturale, un sistema che non relega la vittima a una condizione di impotenza. Il testo presenta otto storie di donne, ognuna con un percorso di rinascita e cambiamento, che hanno superato situazioni di violenza domestica e abuso. Oltre a loro, è presente anche la storia di un uomo che ha affrontato il problema della violenza, cercando di liberarsene dalla sua vita.
Nel racconto, l’uomo è un esempio di chi, pur avendo vissuto o assistito a situazioni di violenza, decide di spezzare il ciclo e di agire per eliminare la violenza dalla propria vita. La sua storia serve a sottolineare l’importanza di riconoscere e affrontare la violenza, non solo come vittima, ma anche come parte di una cultura che deve evolversi. È un invito a riflettere sulla violenza da un punto di vista più ampio e a comprendere come il cambiamento culturale debba includere anche una revisione delle dinamiche maschili legate al potere e al controllo.
3. Ne uccide più la lingua
Ne uccide più la lingua di Valeria Fonte è un romanzo che esplora la violenza verbale e psicologica, il titolo del libro fa riferimento a questo tipo di violenza invisibile e spesso sottovalutata. La trama si concentra sulle dinamiche di potere che si instaurano in una relazione abusiva, dove la violenza verbale diventa una forma insidiosa di controllo, costringendo la vittima a dubitare di sé stessa e della propria realtà. La protagonista, pur essendo consapevole del suo disagio, fatica a riconoscere la violenza verbale come una forma di abuso e a trovare la forza per ribellarsi.
La storia è un viaggio di consapevolezza e di liberazione, in cui la protagonista impara a riconoscere il danno causato dalle parole e a riappropriarsi della sua voce e della sua vita. Vengono affrontati temi come la manipolazione emotiva, la violenza psicologica e l’importanza di denunciare anche i piccoli abusi quotidiani che, nel tempo, possono nuocere la salute mentale e fisica di una persona. Inoltre, porta l’attenzione sull’importanza della comunicazione, del rispetto e del riconoscimento delle proprie emozioni in una relazione sana.
4. Proibito
Proibito di Mathias P. Sagan è un romanzo che racconta la storia di una relazione romantica e passionale tra due uomini, che si sviluppa in un contesto in cui la loro unione è considerata proibita dalla società e dalle norme culturali. La narrazione esplora le difficoltà che i protagonisti devono affrontare per vivere la loro relazione, lottando contro il pregiudizio, la discriminazione e le aspettative sociali.
I temi della violenza psicologica e del controllo sono fortemente presenti, in quanto uno dei protagonisti subisce abusi emotivi e manipolazioni all’interno della relazione. Il romanzo è una riflessione sulla libertà, sul desiderio di vivere apertamente la propria sessualità e sul superamento delle barriere imposte dalla società.
5. Queerfobia
Queerfobia di Giorgio Ghibaudo e Gianluca Polastri esplora le dinamiche di omofobia e discriminazione nei confronti della comunità LGBTQ+, con particolare attenzione alla violenza psicologica e fisica che le persone queer incontrano nel cercare di affermare la propria identità in una società che, purtroppo, spesso li respinge.
L’autore analizza le radici e le manifestazioni della “queerfobia” – un termine che descrive la paura, l’odio e il rifiuto nei confronti delle persone non conformi alle tradizionali norme di genere e sessualità. Tratta le esperienze di violenza, sia diretta che indiretta, e discute le ripercussioni psicologiche e sociali di tali atti. È una dimostrazione di come non solo vengano danneggiati gli individui colpiti, ma crei anche una cultura di odio e intolleranza che persiste all’interno della società.
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L’importanza di riconoscere e combattere ogni forma di violenza
La violenza di genere, in tutte le sue forme – fisica, psicologica, sessuale ed economica – non deve mai essere ignorata né giustificata. È fondamentale che la società prenda piena consapevolezza delle diverse manifestazioni della violenza, affinché nessuna vittima resti invisibile o non riconosciuta. Solo attraverso un impegno collettivo e una corretta informazione è possibile prevenire, affrontare e combattere efficacemente la violenza di genere.