A estremi mali, estremi rimedi
Tu sapresti rispondere se ti chiedessero: cos’è l’amore?
Io ci direi che a estremi mali, servono estremi rimedi.
Perché l’amore è questo, sentimento così forte e logorante. Estremo.
Un rimedio ad ogni male, che cura se stesso.
Sono i 15 minuti che ti mancano per arrivare a casa, i 2 di scarto che mi servono per buttare la pasta.
Il sugo che borbotta sotto il coperchio, il buono che c’è dentro.
È una tavola già apparecchiata, un sorriso, un abbraccio che ti salva la giornata.
Estemi rimedi.
Ad una vita disordinata.
Un’esistenza che proviamo a vivere come se ci fosse una direzione uguale per tutti.
Estremi mali.
Spesso ce li creiamo da soli.
Che se tutto sta andando bene ce li andiamo a cercare, tipo girasoli.
Siamo felici ricercatori di problemi, piangiamo nascosti a emoticon a forma di cuori.
Disperati scopritori di paesaggi, li riempiamo con foto della persona che amiamo.
Cambiamo gli sfondi, ci mettiamo nuovi colori.
E corriamo incontro al dolore, anneghiamo sotto le coperte i dissapori.
Poi ci amiamo, così sciocchi neanche ce lo diciamo.
Ci sentiamo così stupidi, in metro con i fiori in mano.
Stiamo ore a pensare a nuovi modi per dirci cos’è l’amore.
Un sorriso, a estremi mali che giocano ad essere estremi rimedi.
Che a me le persone innamorate mi han sempre fatto paura.
Belli come la tua schiena.
Forti, simili ai tuoi occhi.
Pieni di lacrime.
Buona da salarci la pasta.
Quella da buttare.
Che ti stavo pensando e mi sono scordato che era da scolare.
Cos’è l’amore?
E il cartone della pizza e una serie da guardare.
Prendere e partire, senza alcun bisogno di sapere dove.
Una pallina da lanciare. Poi riprendere.
Una poesia da scrivere, da cancellare.
Imparata a memoria.
Impararti a memoria.
Un rimedio estremo capace di sconfiggere ogni estremo male.
Hai già messo mi piace a TheGiornale?
