19 Febbraio 2025 2:58
la buonanotte di rab thegiornale

Senza titolo

Lasciami così, senza titolo.
Almeno non dovrai faticare a dimenticarti il mio nome.
Non chiamarmi mai amore, ricordati non associare mai alla mia pelle nessun odore.
Perché alla fine fanno più male gli occhi tuoi, delle tue parole me ne sono fatto una ragione.

Lasciami così, senza titolo.
Come i fogli bianchi.
A me quello spazio bianco mette agitazione.
Penso che li vorrei riempire di belle cose che non ti saprò dire.
Vorrei fare così anche con te.
Metterci tutto dentro.
Catrame e cemento.

Se ci pensi restiamo vuoti, barattoli che poi non si riescono più ad aprire.
Così simili ai nostri cuori.

Rimani con i pensieri dentro, sciupati come i fiori.
Appassiti, simile al basilico sui balconi.
Senza, si sta meglio solo all’apparenza.
Non capiamo la latenza.
Non vediamo le differenze.
Viviamo di canzoni tristi e frasi dolci dette con diffidenza.
Siamo paracetamolo, che non ho ancora capito se alla fine è vero.
Chissà se Calcutta diceva sul serio…

E sto a mille.
Mentre in curva la macchina non sterza.
Vado fuori, dalle righe di un foglio Word senza titolo.
Da colmare con poesie che ti vorrei dedicare.
Un libro che ti devo ancora scrivere.
O della tua canzone preferita che non riesco più ad ascoltare.

Solo che se alle cose non dai un titolo, sai.
Vivi così, a metà.
Senza guai.
Perché fingi di non affezionarti mai.

Che ne dici?
Ci potremmo sdraiare per terra ad aspettare, i titoli di coda.
Li stiamo a disegnare sul soffitto.
Stiamo senza titolo, a vedere se alla fine ci sta scritto il nostro nome.


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