26 Marzo 2025 19:56
fare stand up comedy

Italia, popolo di santi poeti, navigatori e soprattutto comici. Da Gino Bramieri a Gigi Proietti, da Totò a Benigni, per arrivare ai giorni nostri con Crozza, Zalone e molti altri.
Il nostro paese è sempre stata una fucina di grandi comici, tutti quanti ci sentiamo divertenti. Persino lo zio che grida “a uno per l’ambo” dopo il primo numero estratto a tombola.
Una nuova ondata di comicità ha investito il nostro paese negli ultimi anni, siamo passati dai tormentoni di Zelig, “Stanco? No oggi no”, “Franco, oh franco”, “Darò un milione di posti di lavoro” agli stand up comedian.
La vera differenza è che se per il cabaret serviva prepararsi una maschera, studiare un personaggio, la stand up è più democratica e tutti possono farla. O almeno così si crede. Noi ci permettiamo di darvi 3 consigli per fare stand up comedy.

Stand up comedy: 3 consigli per farla

Cosa è la stand up comedy

Partiamo dal cosa è la stand up comedy. Wikipedia dice: «La stand-up comedy è una forma di spettacolo in cui un comico si esibisce “in piedi” (in inglese stand-up) davanti a un pubblico, normalmente rivolgendosi direttamente a esso, senza la quarta parete. L’artista che si esibisce in questa forma di spettacolo prende il nome di stand-up comedian

Si dice che tutto sia nato da Lenny Bruce, che attingendo a piene mani dalla cultura beat e alla controcultura americana, abbia spianato la strada a questo nuovo tipo di comicità.
Una comicità spesso amara, che mette alla berlina il potere, ne trova le contraddizioni, distrugge i moralismi e va a bussare alle porte delle viscere degli esseri umani mettendoli davanti ad una verità fastidiosa da digerire. Tutto questo facendo ridere. Facile no?

Stand up comedy: 3 consigli per farla come iniziare a fare stand up francesco de carlo
Francesco De Carlo in un frame del suo special su Netflix

La stand up comedy in Italia

In Italia abbiamo comici di una bravura spiazzante. Chi vi scrive ha Giorgio Montanini come stella polare, ma poi ama Francesco De Carlo, Saverio Raimondo, Edoardo Ferrario. Senza dimenticare Valerio Lundini, Luca Ravenna.

Il movimento della stand up comedy in Italia si sta allargando a vista d’occhio, non è un caso l’imperversare di podcast fatti da comedian, come Tintoria, e serate di open mic (microfono aperto) ormai persino nella lavanderia sotto casa – citazione di Drôle, comici a Parigi. Serie Netflix da vedere se vuoi fare questo mestiere.
Per partecipare a una serata open mic a Milano, per esempio, serve far parte di un gruppo Telegram che attualmente contiene più di 300 membri.
L’assegnazione, solitamente, va in ordine di prenotazione. L’organizzatore propone una data, i comici ci si buttano sopra. Se sei veloce a candidarti allora avrai il tuo spazio, altrimenti aspetti il prossimo giro. Il più rapido avrà i suoi sette minuti di celebrità, se va di lusso anche due free drink e una parte del cappello finale della serata.

Stand up comedy: 3 consigli per farla

Perché tutti vogliono fare stand up comedy?

Parafrasando gli Aristogatti, tutti quanti vogliono fare stand (up comedy). Per un semplice motivo, è più facile che studiare la commedia dell’arte o il metodo Stanislavskij.
Spesso fai ridere gli amici al tavolo del bar, scopri che la cosa ti piace, quindi pensi di avere tutte le carte in regola per aprire il mondo in due con le tue battute sagaci e i tuoi monologhi profondamente scorretti.
Sempre chi vi scrive ha l’onere e l’onore di dirvi che a meno di una genialità innata in voi, serve qualcosa di più.

Mi rendo conto che viviamo nel mondo delle tre slide. In quel lasso di tempo “Instagrammiano” tutti diventiamo tuttologhi su tutto.
I concetti vengono semplificati così tanto da far credere che sia tutto semplice.
Per questo crediamo che prendere un microfono e andare sul palco a dire la nostra sia alla portata di tutti.
Mi duole dirlo, non è così. Ci permettiamo allora di dare 3 consigli per fare stand up comedy, ma scritti, non in tre slides.

1. Parla di quello che conosci

Se non vuoi fare la fine di un comico barzellettiere, parla solo di quello che conosci. Non fare battute sul fatto che da piccolo di sentivi brutto solo perché il prete non ha abusato di te, non fanno più ridere. Ammesso l’abbiano mai fatto. Sono battute generiche, il pubblico se le aspetta. Le potresti fare tu, il comico dopo di te o l’mc (maestro di cerimonie) della serata.
Hai un immenso bagaglio di esperienze che puoi raccontare. Lì c’è la tua unicità, lì c’è il motivo per cui le persone vorranno ascoltarti.

Woody Allen ha detto che la comicità è tragedia più tempo.
Pier Vittorio Tondelli che serve parlare di quello che conosciamo, di quello che è vicino a noi, perché solo noi possiamo avere quel punto di vista.
Adesso se non bastano i miei di consigli, direi che i due citati qui sopra un po’ di autorevolezza ce l’abbiano. Non vi basta? Peppino De Filippo diceva che la miseria è il vero copione della comicità.
Mette insieme tutto e capirete da voi che non dovete inventarvi nulla. Prendete il vostro dramma e scrivetelo. Con un nuovo punto di vista.

Come si diventa stand up comedian Lenny Bruce
Lenny Bruce, il primo stand up comedian

2. Usa lo specchio

Quello che sto per dire può essere traumatico: gli specchi possono essere utilizzati non solo per farsi selfie.
Lo so, è un momento difficile, vi lascio il tempo di “mantecare”. Vi do un indizio mentre questo shock sedimenta in voi: possono servire per gestire meglio l’ansia. Se volete dell’altro tempo vi consiglio di guardare Inside Out 2 per capire e poi tornare da noi.
Bene ci siete.
Ve lo ripeto: gli specchi sono fondamentali per provare il vostro pezzo nuovo e combattere l’ansia da palcoscenico.
Avete preso il vostro dramma, ci avete scritto un pezzo e sulla carta funziona, bene adesso iniziate a ripeterlo da soli nella vostra cameretta, guardandovi in faccia.

Vi sentirete dei fessi a fissarvi mentre dite delle battute, non scappate con lo sguardo, guardatevi. Mentre lo farete il pezzo si modificherà, prenderà la strada che vuole lui e vi stupirà. Parlate, ripetete, l’improvvisazione vi porterà nuove battute. Scrivetele e ripetete tutto da capo.
Bisogna provare, provare, provare… provare.
Certo, c’è il piccolissimo rischio che la vicina di pianerottolo vi mandi a casa i Carabinieri per un TSO.
Non preoccupatevi, di sicuro avrà un senso dell’umorismo pessimo e il like alla pagina di Pucci.
Voi continuate a provare sino a che il pezzo non risulti spontaneo.

Un perfetto esempio di battuta forte, ma detta bene

3. Non innamorarti delle tue battute

Hai scritto il tuo pezzo, l’hai provato allo specchio e ora sei su un palco. Ti prepari e alla fine il pubblico non ride sulla battuta che pensavi più forte di tutte.
Allora aspetti il prossimo messaggio Telegram, vai all’open mic successivo sapendo che stavolta quella battuta, quella pietra miliare che Gino e Michele dovrebbero mettere in quarta de Le Formiche, farà ridere. Sali sul palco e senti il gelo anche stavolta. Alla terza hai due scelte: il pubblico non capisce la tua arte o la tua battuta fa schifo.

Chi vi scrive per scelta di vita ha deciso che il pubblico ha sempre ragione. Se noi non sappiamo dargli quel che vuole è colpa nostra. Se siamo bravi glielo diamo, se siamo bravissimi possiamo dare quello che non sa di volere. In tutti gli altri casi la nostra battuta non funziona.
Quindi abbandonala, non innamorarti delle tue battute. Se il pubblico deve fare più di un ragionamento per capirla hai sbagliato qualcosa. Riscrivi, butta, rifai.
Non è una commedia di Shakespeare, è materia viva.
Taglia rami secchi e ne gioveranno quelli in forza. Dopo 20/25 open mic i tuoi primi 7 minuti saranno perfetti.
Ora te ne mancano solo 53 per il tuo spettacolo personale.
Riparti dal via.


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Pronti per fare la stand up comedy?

Questi sono solo 3 consigli per fare stand up comedy. L’ultimo che viene da dare è: siate voi stessi. Il pubblico si accorge se state mentendo. Se vi presentate a una serata con una ragazza bellissima e passate il tempo a baciarvi, non salite sul palco a dire che siete sfigati in amore. Nessuno vi crederà, avrete perso il pubblico ancora prima della prima battuta.

Le battute sono ovunque. A una serata tra amici mentre state raccontando del capo che non sopportate più, in coda mentre ridete con chi vi sta affianco. Tutto ha un punto di vista comico, dovete solo trovarlo.

Ora sta a voi, prendete carta e penna e iniziate a scrivere. C’è solo un modo per iniziare a fare stand up comedy ed è farla.

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