
Lui si chiama Stefano Nazzi, fa il giornalista da tanti anni e nel corso della sua carriera si è occupato di tante storie di cronaca nera. Il podcast che noi tutti appassionati di true crime amiamo ascoltare, si chiama “Indagini”. Storie che riguardano la cronaca, la cronaca nera e la cronaca giudiziaria. Il suo podcast, intitolato “Indagini” ed è prodotto da “Il Post“.
In ogni episodio, Nazzi cerca di mostrare non tanto il fatto di cronaca in sé o il delitto in sé, bensì tutto ciò che è successo successivamente: il modo in cui si è cercato di ricostruire la verità, le indagini giudiziarie e i processi, con le loro iniziative, intuizioni ed errori. Indagini esplora il modo in cui le indagini hanno influenzato la reazione dei media e della società, e come i media e la società hanno influenzato le indagini. (semi-cit)
“Indagini”: un viaggio nei casi di cronaca nera italiana
“Indagini” non è solo un podcast di true crime, ma un vero e proprio strumento di approfondimento e riflessione sulla natura del male e sul ruolo della giustizia. Nazzi non indulge nel sensazionalismo o nella spettacolarizzazione della violenza, ma si concentra sull’impatto umano dei crimini, raccontando le storie delle vittime, dei loro cari e di chi ha dedicato la propria vita a cercare la verità e la giustizia.

Il podcast di Nazzi è una pietra miliare del giornalismo d’inchiesta
Il ruolo del giornalista d’inchiesta ha sempre avuto (per me) un fascino enorme.
Il giornalista d’inchiesta è colui indaga a fondo su eventi complessi e controversi, spesso di carattere sociale o politico, per smascherare la verità e riportarla alla luce. Attraverso un lavoro di ricerca meticoloso e un’analisi critica, il giornalista d’inchiesta rivela fatti nascosti o distorti, dà voce a chi non ne ha e contribuisce a fare luce su ingiustizie e abusi di potere.
Oltre ai casi di cronaca nera, “Indagini” si apre anche ad altri temi di grande attualità, come la criminalità organizzata, la corruzione e le infiltrazioni mafiose. Nazzi, con la sua esperienza di giornalista d’inchiesta, ci porta dietro le quinte di queste realtà oscure, svelando i meccanismi che le reggono e l’impatto che hanno sulla società.
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Quali sono i casi di cronaca nera trattati dal podcast “Indagini”?
Stefano Nazzi, nel suo podcast “Indagini”, ha trattato una vasta gamma di casi di cronaca nera italiana, spaziando da quelli più noti e mediaticamente rilevanti ad altri meno conosciuti ma ugualmente significativi.
Tra i casi più noti trattati da Nazzi troviamo:
- Il delitto del Circeo (1972): un crimine efferato che sconvolse l’Italia per la sua brutalità e ferocia, in cui tre giovani stuprarono e torturarono due ragazze per giorni.
- Il caso Moro (1978): il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, da parte delle Brigate Rosse, un evento che segnò profondamente la storia d’Italia.
- Il mostro di Firenze (1981-1985): una serie di omicidi efferati che terrorizzarono la città di Firenze e la sua provincia, ad opera di un serial killer mai identificato.
- Il delitto di Via Poma (1990): l’omicidio di Simonetta Cesari, una studentessa romana, il cui corpo venne ritrovato in una cantina del palazzo in cui abitava.
- Il caso Cogno (2007): l’omicidio di Stefano Cogno, un giovane carabiniere ucciso da un colpo di pistola esploso da un suo superiore durante un servizio di pattuglia.
Oltre a questi casi celebri, Nazzi ha dedicato episodi di “Indagini” anche a storie drammatiche, come l’omicidio di Yara Gambirasio (2011), il caso di Saman Abbas (2021) e la strage di Erba (2006).
Perché il podcast di Stefano Nazzi ci piace così tanto?
La prima volta che ho ascoltato Indagini era notte, ho ancora i brividi se ci penso. La voce di Nazzi era sparata a palla nelle mie orecchie, le AirPods facevano in modo che quel tono così pacato rimbombasse tra le mie ossa. Come un ordigno di Unabomber, lo storytelling che Stefano Nazzi mette in pratica è chirurgicamente appassionate.
Da ascoltatore ti ritrovi automaticamente catapultato nella storia, sei sulla scena del crimine a ricollegare le prove, e stai seguendo il modo in cui la stampa o i media stanno cercando di ricostruire la storia.
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Poi, con la sua voce profonda e cadenzata, Nazzi ci porta nel cuore della vicenda, delineando il contesto storico, sociale e geografico in cui si è sviluppata. Non mancano riferimenti personali e riflessioni filosofiche che collegano il caso a tematiche universali come il bene e il male, la giustizia e la fragilità della vita.
Nazzi è in grado di e far riflettere l’ascoltatore non solo sui fatti di cronaca, ma anche sulle loro implicazioni umane e sociali. Ascoltare il podcast di Stefano Nazzi, significa in qualche modo aiutare se stessi a ragionare sul volto del male, sulle nostra paure più nascoste e su come spesso ci facciamo influenzare da esse.