
Cari lettori, come ben saprete, sono attenta e pronta a cogliere i trend più interessanti quando si parla di marketing. Dunque credetemi se vi dico che in questo periodo niente ha suscitato più curiosità in me della serie Netflix Bridgerton, un eclatante fenomeno sociale e culturale. Sì, proprio lei, la serie televisiva che ha fatto breccia nei cuori di milioni di spettatori, sconvolgendo le convenzioni e infiammando anche gli animi più sopiti. Ma perché Bridgerton ha tanto successo?
Preparate la carrozza e partiamo per questo viaggio…

Bridgerton: da serie tv a fenomeno culturale
A meno che non viviate per davvero in un palazzo inglese del Settecento, senza wi-fi e fibra, avrete certamente sentito nominare almeno una volta la serie Netflix Bridgerton. Si tratta di una serie ideata da Chris Van Dusen e prodotta da Shonda Rhimes (già sceneggiatrice e produttrice di Grey’s Anatomy per capirci). Forse ricorderete anche che Bridgerton ha debuttato su Netflix il 25 dicembre 2020, mentre eravamo in pieno lockdown e in preda al desiderio di evadere, almeno mentalmente.
In effetti, la serie riesce molto bene nell’intento e forse è proprio per questo motivo che ha subito avuto molto successo. Basata sui libri della scrittrice statunitense Julia Quinn, Bridgerton è ambientata in una realtà utopica, seppur ispirata alla Reggenza inglese (parliamo degli anni tra il 1811 e il 1820). Infatti, nel mondo creato nella serie non esiste razzismo e comunque gli eventi storici non vengono citati. Ogni libro, così come ogni stagione, racconta del debutto in società di una delle ragazze della ricca famiglia Bridgerton e della loro ricerca di un marito. Insomma, nulla di particolarmente innovativo. Anzi, dov’è che l’avevamo già sentito? Ah sì… nei libri di Jane Austen. Ed è proprio questa, cari lettori, una delle ragioni che spiega perché Bridgerton ha tanto successo.
Il fascino del richiamo a Jane Austen
La prima ragione per cui Bridgerton ha tanto successo è senza ombra di dubbio il richiamo al mondo di Jane Austen e, in particolare, al suo Orgoglio e Pregiudizio. Se infatti il periodo storico è lo stesso e la trama pare ispirata a uno dei romanzi della scrittrice inglese, anche i luoghi in cui le vicende sono ambientate sono esattamente gli stessi. Parliamo di Bath, dove Austen ambientò L’abbazia di Northanger e Persuasione.

Abbondano anche su TikTok i video sia dei content creator che degli utenti che consigliano quali luoghi visitare e come vestirsi per sentirsi un po’ come in un romanzo ambientato nella Regency Era.
Per quanto mi piaccia Bridgerton, rimango in primis una grande fan di Jane Austen, ma sono anche consapevole che d’altronde una cosa non esclude l’altra.
Bridgerton ha successo grazie a un cast particolarmente… gradevole alla vista
Inutile girarci attorno: uno dei motivi per cui Bridgerton ha ottenuto il successo che ha avuto è anche grazie al suo cast, composto da attrici e attori per lo più alle loro prime esperienze attoriali. La vera ragione per cui sempre più persone (per lo più di genere femminile…) hanno cominciato a guardare la serie risiede nel fatto che molti degli interpreti presenti sono particolarmente interessanti dal punto di vista dei codici dell’estetica. In altre parole, so’ dei fighi. E si sa, l’occhio vuole sempre la sua parte.

Bridgerton come fenomeno transmediale di successo
Una volta individuati i motivi generali che hanno contribuito al successo della serie, assieme chiaramente alla forte spinta data dal colosso di streaming Netflix, addentriamoci ora nei fattori che hanno reso Bridgerton un fenomeno transmediale come pochi altri prima e che spiegano perché ha tanto successo.
1) Presenza massiccia sui social media
La serie gode di una copertura estensiva sui principali social media presidiati dal target di riferimento della serie: la Gen Z, naturalmente. Parliamo dunque di TikTok in primis, piattaforma su cui i creator si divertono a postare video sia di commento alla serie, che sui gossip relativi agli attori o ancora outfit ispirati alla serie.
A seguire certamente troviamo Instagram e… Threads. Sì, proprio Threads ha saputo fare da ottima cassa di risonanza, grazie ai post degli utenti che si sono sbizzarriti in commenti sugli episodi appena usciti dopo averli visti, e non live, come invece avviene su X. Ma questa è una dinamica interessante che approfondiremo in un altro articolo.
2) Esperienze immersive
Collegate al punto precedente, sui social pare che i pranzi, le cene e persino i balli ispirati alla serie siano triplicati. Non parliamo solo di esperienze organizzate ad hoc, ma anche di semplici fruitori della serie (i fan, per intenderci) che hanno deciso di ricreare in casa un’ambientazione in linea con il mood della serie, con tanto di fiori da tavolo, torta alla panna rigorosamente lilla e taccuino alla Lady Whistledown. Tranquill*, chi scrive assolutamente non ha fatto niente di tutto ciò, con le sue amiche…
3) Merchandise, merchandise ovunque
Una delle ragioni che spiega perché Bridgerton ha tanto successo è certamente da ricondurre all’estetica, motivo che gli uffici marketing di aziende di vario tipo hanno saputo cavalcare molto bene. Dopo la collezione lanciata nel 2022 da Stradivarius in occasione dell’uscita de La regina Carlotta – una storia di Bridgerton (di fatto uno spinoff della serie), quest’anno è stato il turno del colosso Primark proporre una collezione ispirata. Non sono inoltre mancate le uova di Pasqua, la collezione makeup di Kiko Milano, i Funko Pop e molto altro.

4) Le immancabili Fan Fiction
Fanfiction ispirate alla serie. Davvero immancabili, le fan fiction delle fan hanno contribuito particolarmente alla fama e alla popolarità della serie e, in realtà, anche dei libri. Per chi si stesse domandando che cosa diavolo sia una fan fiction, si tratta di storie inventate dai fan sui personaggi di una saga famosa ma anche su persone reali (magari pop star). Per esempio, restando in tema Bridgerton, una delle fan fiction prodotte vede… no, scherzavo. Non le ho lette nemmeno per scrivere questo articolo. Procediamo…
5) La colonna sonora unica nel suo genere
La colonna sonora è la vera chicca della serie. Bridgerton, infatti, ha una colonna sonora abbastanza iconica e originale, siccome si è optato per un riarrangiamento classico di brani pop famosi. Mentre si guarda la serie, è possibile guardare i personaggi che volteggiano sulle note di Give me everything, Cheap Thrills, Material Girl e molte altre, tutte rigorosamente in salsa classica. In questo modo per noi è ancora più facile immergerci nell’atmosfera della serie.
Se ne volete un assaggio, qui vi lascio la playlist.
Perché Bridgerton ha tanto successo… in breve
Per farla breve, Bridgerton ha avuto il successo che ha avuto perché a livello di marketing si è stati capaci di trasformare innanzitutto la serie di libri in una serie televisiva, e, successivamente, di fare leva sul generale apprezzamento di cui godono i romanzi di Jane Austen e le storie d’amore in generale, sfruttando tutti i media a disposizione. Inoltre, si è cercato di rendere la serie subito riconoscibile e memorabile attraverso l’uso sapiente di una colonna sonora unica nel suo genere, un’estetica curata e raffinata e un’ecosistema di esperienze che hanno reso – e rendono – la fruizione del prodotto particolarmente immersiva.
In questo modo si è dato vita a un progetto destinato a durare nel tempo e a uguagliare in popolarità altri colossi Netflix, come La casa de papel.
Insomma, Bridgerton non è solo una serie televisiva, e neanche solo una saga letteraria, ma è un vero e proprio fenomeno culturale che ha saputo conquistare il cuore del pubblico in modo trasversale.
Cari lettori, restate dunque sintonizzati, che la vostra autrice ha ancora tanto da raccontavi.