8 Febbraio 2025 20:45
la buonanotte di rab thegiornale

Indomabili onde

Prima di essere schiuma. 
Indomabili onde. 

Saremo questo.
Sicuri di uno schianto.
Acqua che sbatte contro gli scogli. 
Che se ti bacio che fai? Ti togli?

Noi ci lanceremo gli uni contro gli altri, pronti ad unirci.
Saremo sale che si mischia, che si mescola, che si perde in altro sale. 

E se qualcosa andrà male, per restare a galla, ci fingeremo morti.
Persi, barche che hanno smarrito la rotta.
Come una nave in una foresta.
Acqua, ci infileremo ovunque. 
Come mani che non sanno aspettare.
Sotto il costume.

Saremo onde indomabili.
Che coprono le spiagge e le fanno sparire. 
Non conosceremo argini.
Parole che non rispettano i margini.
Che si mordono tra le righe, dalle labbra arrivano al cuore.
Forza che muta in paura, diventa stupore.

Indomabili onde.
E ci sarà chi vorrà starci sopra.
Navigarci.
Lasceremo fare, daremo quel tipo d’illusione.
Per poi spingere giù, sempre più.
Ci faremo toccare in fondo, fino in fondo.

Perché se il mare sembra calmo, tu ricorda: sta solo mentendo.
Dentro, noi stiamo esplodendo.
Ci sta un mondo che non stiamo mostrando.
C’è così tanto dolore, non lo stai vedendo?
Stiamo affogando.

Indomabili, onde.
Ci uniamo per diventare marea.
Tsunami.
I miei denti. La tua schiena. Le nostre mani.
Costole che si fingono scogli, argini di un cuore che dentro non ci sa più stare.
Vuole scappare.
Unirsi al tuo.
Fare l’amore negli abissi, dove fa più buio.

Onde indomabili.
Saremo poi schiuma.
Ma a quel punto avremo già perso ogni paura.
Saremo il dolore di una ferita baciata dal sale, una lacrima pura.

Allora sbatti, contro me.
Io spiaggia, tu mare.
Spezzami.
Portati via ogni mio castello.
Ne rifaremo uno insieme, uno più bello.


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