Alla fine è successo: probabilmente TikTok verrà bannato negli Stati Uniti. Infatti, il 24 aprile il Senato degli Stati Uniti ha approvato il controverso Tikok ban. Si tratta di un disegno di legge piuttosto controverso, che da qualche tempo ha portato a vere e proprie manifestazioni in piazza. Qualora entrasse in vigore, le categorie più colpite da questo provvedimento contro TikTok sarebbero gli influencer e i content creator, che di fatto vivono di questa piattaforma. Ma che cosa prevede il TikTok ban negli Stati Uniti e quali conseguenze ci potrebbero essere? Scopriamolo insieme.
Leggi tutto: TikTok bannato negli Stati Uniti: quale futuro per gli influencer?Che cosa significa che TikTok verrà bannato in America?
Dopo il voto della Camera del 13 marzo, anche il Senato degli Stati Uniti ha approvato il Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, che noi chiameremo per semplicità TikTok ban. Si tratta di un disegno di legge che prevede il blocco completo dell’app sul suolo statunitense se entro nove mesi l’azienda cinese proprietaria ByteDance non venderà la sua partecipazione.
Tuttavia, come spesso accade, le cose sono più complesse di così. Infatti, anche se questa cessione non dovesse avere luogo, con buone probabilità lo scenario che vede TikTok bannato negli Stati Uniti entro il 2024 non si realizzerà.
Le 3 principali motivazioni dietro al TikTok Ban
I motivi dietro a questo provvedimento sono perlopiù politici. Vediamoli insieme:
- Motivi di sicurezza nazionale: come abbiamo detto, l’azienda ByteDance è cinese e, pertanto, è tenuta a rispettare le leggi cinesi. Questo fatto desta non poche preoccupazioni nel governo americano che già nel 2019 aveva allertato l’intelligence per richiedere una valutazione dei rischi a livello nazionale. Alla base di tali preoccupazioni, vi sono in primis l’uso che viene fatto dei dati raccolti da TikTok. Infatti, il rischio che questi possano essere condivisi direttamente col governo di Pechino è reale. Inoltre, in secundis, nessuno sa esattamente come funzioni il potente algoritmo di TikTok. Pare infatti che quest’ultimo tenda a premiare alcuni contenuti e oscurarne completamente altri, ovviamente di natura politica, di fatto censurandoli totalmente o, al contrario, partecipando attivamente alla diffusione di fake news.
- Motivi di privacy: a oggi la modalità di gestione dei dati raccolti e della tutela della privacy degli utenti iscritti a TikTok è di fatto sconosciuta, destando tutte le preoccupazioni del caso.
- Motivi di propaganda: strettamente collegato ai punti sopra, esiste una preoccupazione reale legata all’utilizzo dei dati che il governo cinese potrebbe fare per manipolare contenuti e influenzare l’opinione pubblica, orientando verso una scelta politica piuttosto che un’altra.
Gli Stati Uniti sono gli unici a voler bannare TikTok?
Risposta breve: no. A dire il vero, TikTok è già stato bannato in alcuni Paesi, anche se non sempre totalmente. Per esempio:
- L’India ha bannato TikTok e altre app cinesi nel 2020, proprio per questioni di sicurezza nazionale;
- Ad aprile di quest’anno, l’Australia ha deciso di vietare di scaricare l’app su qualsiasi device posseduto dal governo federale;
- L’Unione Europea ha preso una decisione molto simile, entrata in vigore a marzo. Di fatto si vieta a funzionari, parlamentari e dipendenti di qualsivoglia livello di avere un account TikTok;
- In generale, alcuni Paesi europei come Francia, Estonia, Olanda e altri hanno seguito a ruota questa strada;
Quale futuro si prospetta per gli influencer americani in caso TikTok ban?
Innanzitutto, come evidenzia un articolo del Washington Post, un possibile ban di TikTok porterebbe un certo vantaggio all’americanissima Meta di Mark Zuckemberg. È piuttosto noto, infatti, che da anni cerca (invano) di neutralizzare la piattaforma cinese in ogni modo. Nonostante non sia tra le motivazioni principali del ban, ritengo che questo fatto vada tenuto in considerazione.
In generale, comunque, ci sarebbero delle severe ripercussioni economiche specialmente su una categoria di lavoratori ancora non pienamente riconosciuta e normata: gli influencer e i content creator.
3 conseguenze dirette su influencer e content creator
- Forte impatto economico: inutile girarci attorno. Bannare una piattaforma come TikTok vale a dire togliere alle aziende, specialmente quelle piccole ed emergenti, la possibilità di farsi pubblicità e di promuovere i propri prodotti. Volete delle cifre più concrete? Secondo uno studio commissionato dalla stessa TikTok alla Oxford Economics (qui è dove cito gli studi per darmi un tono), si tratterebbe di una perdita di decine di miliardi di dollari. Al di là dei numeri, che possono essere stati gonfiati o meno, non si può negare che il ban di quello che a oggi si considera a tutti gli effetti un competitor di Netflix avrà un forte impatto sui piccoli e medi business.
- Limitazione della libertà di espressione: ora, questo punto è controverso. Siamo davvero sicuri che una piattaforma cinese possa farsi paladina della libertà di espressione? Non saprei. Ciò che so è che molti creator utilizzano la piattaforma per sensibilizzare su certi temi, diffondere messaggi e combattere battaglie. TikTok permette di raggiungere facilmente una grande fetta di utenti, grazie a un algoritmo che a oggi pare funzionare meglio di quello di Meta e X (almeno dal punto di vista degli utenti). Bannare TikTok significa , di fatto, impedire ai creator di raggiungere le loro community.
- Impatto sulla carriera: i due punti di cui sopra porterebbero i creator e TikTokers a ripensare drasticamente al loro posizionamento e ai contenuti che portano quotidianamente. Trattandosi di persone che vivono di creazione di contenuti, questo vuol dire ripensare in toto la propria carriera e capire su quale altra piattaforma migrare. Ovviamente, American born and based (Google, Meta, sì, parliamo di voi).
Col TikTok ban si gioca il futuro della creator economy
Volendo trarre delle conclusioni, se veramente il governo americano dovesse bannare TikTok, l’impatto su tutta la creator economy sarebbe enorme. Oramai nel 2024 non possiamo più permetterci di pensare ai social media come un gioco. Infatti, occorre pensarli come i veri e propri mass media che sono.
Se da una parte è giusto essere preoccupati per il trattamento dei dati sensibili e della privacy, dall’altra non si può trascurare il forte impatto economico, ma anche socio-culturale, che la piattaforma cinese ha e continuerà ad avere nel prossimo futuro.
Ma di questo parleremo meglio in un prossimo articolo.