8 Dicembre 2024 12:15
la buonanotte di rab thegiornale

Ti si legge in fronte

Ti si legge in fronte, sai?
Quella voglia di scappare che hai.
Chiudere gli occhi e saltare, via, lontana dai guai.
Lasciarsi dietro tutto.
Strappare quel cerotto.
Che tiene insieme due parti di una tazza, mantiene unito un biscotto.

Ti si legge in fronte, mai.
Quel sorriso che poi tieni nascosto.
Così che si fa con i fiori.
Li proteggiamo dal sole, dal vento, finiamo per bagnarli troppo.
Appassiscono lo stesso.

Ti si legge in fronte, dai.
Mentre ti mordi le labbra e pensi al sudore che generano due corpi in movimento.
Uno contro l’altro, sentimento.
Il labbro che lento, si stacca dai denti sopra.
E poi sotto, e di nuovo sopra.
Acceso, spento.
Si sta come il cemento.

Ti si legge in fronte, vai?
Via, da queste vene.
Sembri stare in catene.
Stai per esplodere.
Fammi male, per piacere.
Facciamo che giochiamo a sparire.
Guardiamo in faccia il sole.
Facciamoci bruciare.

Ti si legge in fronte.
Tra le rughe.
Tra le righe.
Lì, dove due dita finiscono per andarsi a incastrare.
Mani nelle mani, lungo la schiena.
Mordono la spina dorsale.
Fanno tremare.
Costole che mescolano al cuore.

Ti si legge in fronte, lo chiamano “amore”.

E sta fronte, se ti va, appoggiala qua.
Sul mio petto che se t’avvicini cominciare a fare rumore.
Incastrati qui.
Io albero, tu aquilone.
Ma se vorrai, ti lascerò andare.
Se vorrai, ti bacerò la fronte prima di dormire.
Ti spegnerò la luce se sti pensieri non ti faranno dormire.
Andremo a cacciare via i mostri.
I miei, i tuoi, i nostri.


Che poi, se ti va, facciamo così.
Sta fronte, sbattila qui.
Che magari mi si ferma il cuore.
E smetto di mordermi le labbra se ti sto a guardare.


la buonanotte di rab thegiornale - ti si legge in fronte

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