Tra le mie braccia
Tra le mie braccia, ti ci farei dormire. Per sentirti tremare e restare, a bocca aperta nel vederti sorridere.
C’ho il cuore a metà, ma se vuoi ce lo possiamo dividere. Lo tengo qui, tra le mie costole. Incrinate, prima. Poi, spostate.
Ehi, tra le mie braccia. Per proteggerti. Ti senti cadere? Reggiti.
Sono davanti a te, pronto a leggerti. Inventiamo parole nuove. Come fanno i bambini, andiamo fuori, usciamo dai bordi.
Con il grembiule e il temperino, rompimi le punte alle matite.
Rubami le notti, saranno le mie preferite.
Ho mille colori, nascosti tra l’intestino e i polmoni, battono e sbattono, abbinamenti fatti male.
A caso, sorrido così.
Ero convinto che ieri fosse venerdì, per averti tra le mie braccia tutto il weekend.
Rifarlo da capo, punti e virgole.
Lo riconosci? Il modo strano che abbiamo, d’essere felici. Elementari, perché le cose belle sono semplici.
Cresci e te lo dimentichi. Aspetti che nevichi, conti i giorni che mancano a Natale.
E io te le voglio le regalare, le serate fredde per poterti scaldare.
Tra le mie braccia, mordimi il sorriso, piangi sulla mia faccia.
Ho scritto un mondo dove possiamo stare, senza avere paure. Spero che ti piaccia.
Dove i gomiti a punta fanno l’amore contro la schiena.
Facciamo l’amore tutto il tempo, altalena.
Un posto dove ci può spingere oltre e le notti non sanno mai essere troppo corte.
Stai qui, tra le mie braccia.
Che prima mi sentivo cartastraccia.
Ora sono un foglio, pieno di disegni.
Dormi qui, tra le mie braccia, aggiustami i sogni.
Hai già messo mi piace a TheGiornale?