
Il meno possibile
Pensavo, e ultimamente cerco di farlo il meno possibile.
Che poi sti pensieri sono sopravvalutati, non trovi? Che ormai sono tutti pensatori. Hai presente? Quanta gente lì fuori, che se ne inventa di tutti i colori, che a me sta roba mi manda fuori. Mi fa passare, la voglia di pensare.
E allora ho pensato, l’ho fatto perché mi piace sbagliare, e mi contraddico così facilmente, come dice Caparezza, questa cosa fa di me una persona coerente.
Che io volevo darti il mio cuore, ma il meno possibile. Mi pare funzioni così, che bisogna darsi il meno possibile, pretendere e fraintendere, senza mai chiedere scusa.
Perché là fuori, mi hanno insegnato che noi altri possiamo essere felici, ma che poi è impossibile.
Che sto mondo ti vuole debole, ma se ti vede piangere rimane impassibile.
Gira e si gira dall’altra parte, ti lascia in disparte. Chiede emozioni e poi le disperde. E ti fa credere che vince chi perde, allora io sai che ho fatto? Ho perso tutto.
I sogni nel cassetto, e ho perso pure quello. La camera da letto, il letto sfatto, lo sguardo, c’ho perso anche il cuore.
Ed è per questo che cerco di fare dei sogni, il meno possibile. Altrimenti poi mi ritrovo a macinare chilometri di incubi.
Provo a dormire il giusto indispensabile, così durante il giorno sono stanco, al punto che vacillo e mi sembra di volare mentre sto per cadere.
E con il muso a terra, voglio starci bene. Baciando il pavimento, voglio scappare, lontano da ogni posto dove è vietato essere se stessi. Che sento freddo, e tu mi puoi scaldare, ma solo il meno possibile.
Una volta pensavo, lo facevo appena possibile.
Mettevo insieme scenari, film d’amore dove facevamo l’azione. Sempre a letto, da pranzo a colazione.
E sognavo somme, dove il meno non era un dato possibile.
Una volta ho pensato, poi ho smesso.
Ma ogni tanto ricomincio, perché ricordi? Mi contraddico facilmente.
I sognatori, le bestie rare, sono fatte così. Non cessano mai di avere ricordi così forti, da farli sorridere anche nel presente.
Specie quando tutti ti dicono che essere felice non è fattibile, tu ricordati di stare male e di farlo, il meno possibile.
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